Bicarbonato di sodio, potente alleato del benessere!

Il bicarbonato di sodio può essere utilizzato un po’ dappertutto, dalla pulizia in casa all’igiene personale. È commestibile ed è dunque un detergente non tossico. È un composto chimico conosciuto già dagli antichi egizi che lo chiamavano Natron.
Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno. E’ stato provato che bere bicarbonato di sodio riduce o elimina il diffondersi del cancro nel seno, nei polmoni, cervello ed ossa.”
In realtà, il bicarbonato di sodio è già utilizzato per la cura di malattie come l’influenza e il raffreddore; se assunto per via orale e transdermica, ecco che il bicarbonato potrebbe diventare una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete. La notizia è provata in questo documento della NCBI (National Center of Biotechnology Information).
Il livello di pH dei nostri fluidi interni influisce su ogni cellula del nostro corpo. L’eccesso cronico di acidità corrode i tessuti del corpo, e se lasciato senza controllo interromperà tutte le attività e le funzioni cellulari. In altre parole, l’eccesso di acidità interferisce con la vita stessa. Questo è alla
base del cancro.
I trattamenti medici con bicarbonato di sodio, sono il miglior modo per “accelerare” il ritorno dei livelli di ph nel corpo alla normalità. Il bicarbonato di sodio sembra essere una delle sostanze medicinali più utili in quanto agisce sull’equilibrio acido-alcalino alla base della salute umana.
Il pH dei nostri tessuti e fluidi corporei è fondamentale perché influenza e rispecchia il nostro stato di salute o la nostra pulizia interna. Quanto più il pH è vicino a valori come 7,35-7,45, tanto più alto sarà il nostro livello di salute e benessere. Se si rimane all’interno di questi valori, si aumenta notevolmente la capacità di resistenza alle malattie acute come raffreddore e influenza, nonché l’insorgenza di cancro e altre malattie. Mentre l’assunzione di bicarbonato di sodio ci dà un aiuto immediato verso l’alcalinità, per portare il nostro pH in un range positivo e mantenerlo nel tempo, è necessario apportare cambiamenti alla dieta ed avere uno stile di vita sano.
La scala del pH è come un termometro che mostra aumenti e diminuzioni del contenuto acido-alcalinico dei fluidi. Valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 di pH nel sangue possono segnalare sintomi potenzialmente gravi e pericolosi o patologie. Quando il corpo non riesce più in modo efficace a neutralizzare ed eliminare gli acidi, li trasferisce direttamente nei fluidi extracellulari e nelle cellule del tessuto connettivo compromettendo l’integrità cellulare. Viceversa, quando il corpo diventa troppo alcalino per troppo bicarbonato nel sangue, si verifica una alcalosi metabolica che può portare a gravi conseguenze se non corretta rapidamente.
In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue. Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei, non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato agirebbe come vero e proprio regolatore del pH influendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana.
Facciamo un esempio: l’aumento di acidità di un lago colpito dalle piogge acide si tradurrà in una maggiore solubilità di elementi come l’alluminio e in una proliferazione di alghe. Questi due elementi concorrono ad elevare il tasso di mortalità di quel lago. Per riportare il lago in vita occorre alcalinizzare l’acqua ripristinando il pH. Poichè il cancro si sviluppa e vive in un ambiente acido, riuscire a ripristinare il pH naturale può aiutare la distruzione delle cellule cancerose o almeno ritardarne la diffusione. E’ per questo che già alcuni anni fa furono iniziati alcuni studi sull’utilizzo
degli antiacidi associati ai farmaci chemioterapici. Una ricerca pubblicata nel Marzo 2009 dalla US National Library of Medicine dimostrò che su alcuni topi da laboratorio il bicarbonato era in grado di rallentare la diffusione delle metastasi e  ridurre anche il tasso di coinvolgimento linfonodale.
Il Dr. Pagel i suoi colleghi utilizzeranno una speciale risonanza magnetica per misurare il pH di un particolare tumore e verificare l’efficacia del bicarbonato sulla massa in oggetto. Infatti con questa nuova macchina, il team dell’Università dell’Arizona potrà studiare i pazienti prima e dopo la somministrazione del bicarbonato per tentare di sviluppare un approccio personalizzato per ogni paziente. Ovviamente un grado di pH del nostro corpo intorno ai valori 7,35-7,45 garantisce un giusto equilibrio fisico rendendoci più resistenti alle malattie. Questo significa che possiamo praticare la cosiddetta “cura del pH” avendo uno stile di vita sano ed alimentandoci nel modo giusto.
Jon Barron presenta un modo di osservare il pH che ci illumina su uno dei principali vantaggi dell’acqua alcalina:
Gli ioni di idrogeno bloccano l’ossigeno. Ciò significa che più il liquido è acido, meno disponibile è l’ossigeno in esso. Ogni cellula del nostro corpo necessita di ossigeno per vivere e per mantenere la salute ottimale. Uniamo a questo ciò che conosciamo sugli ioni di idrogeno e vediamo che più il sangue è acido (minore è il suo pH), meno ossigeno è disponibile per essere usato dalle nostre cellule. Senza entrare in una discussione coinvolgendo la chimica, possiamo capire il meccanismo con l’esempio di un lago colpito da piogge acide. I pesci muoiono letteralmente
soffocati in quanto l’acido delle piogge “lega” tutto l’ossigeno disponibile. Non è che l’ossigeno sia sparito, è semplicemente non disponibile.
Quindi, se rialziamo il pH del lago (rendendolo più alcalino), l’ossigeno torna disponibile riportando il lago in vita. Per inciso, vale la pena notare che il cancro è legato ad un ambiente acido (mancanza di ossigeno), più alto è il pH (più ossigeno presente nelle cellule del corpo), più è difficile il proliferare della malattia.
Capire questo è importante per due motivi:  rivela uno dei benefici primari dell’acqua alcalina, più ossigeno “disponibile nel sistema e spiega quindi perchè l’acqua alcalina aiuta a combattere il cancro. L’oceano, madre della vita, ha un pH medio di circa 8,1. Il pH ideale per il sangue è circa 7,4, leggermente alcalino, non acido.
Jon Barron
Barron conclude: Se stai mangiando bene e vivi in modo pulito, allora sì, puoi bere acqua comune con un pH leggermente al di sopra del neutro. Tuttavia, se stai mangiando la tipica dieta occidentale, ricca di carne, cereali, bibite e zuccheri che acidificano il corpo, allora è un’altra storia. Il tuo bilanciamento di pH è ormai così lontano dai livelli normali che per contrastarlo devi alcalinizzare l’acqua. La mia raccomandazione sul valore del pH per l’acqua da bere tutti i giorni è di circa 7,5-8, a seconda di quanto è “acida” la vostra dieta. Un consumo di acqua con pH più alto per periodi prolungati, dovrebbe essere riservato solo a circostanze particolari. Le acque di montagna più famose del mondo, le acque rinomate per le loro proprietà curative, sono altamente alcaline. Mi riferisco alle acque che scendono dall’Himalaya, e in particolare alle acque della Valle Hunza, che hanno un ph tra il 9 e l’11.
Non bisogna necessariamente essere un medico per praticare la cura del pH. Ogni praticante delle arti curative e ogni madre e padre hanno bisogno di capire come utilizzare il bicarbonato di sodio. La carenza di bicarbonato è un problema reale che peggiora con l’età, ecco perchè è importante capire e apprezzare tutta la ricchezza del bicarbonato di sodio.
Uno studio arriva da Le, et al. (1986), in uno studio campione francese, su 1.010 casi di cancro al seno e 1.950 controlli su patologie non maligne, è stato rilevato che il cancro al seno è associato all’incremento della frequenza di consumo di formaggi fermentati con muffe.
Going, et al. (1990) hanno trovato che cristalli di weddellite (ossalato di calcio) sono presenti nelle calcificazioni presenti nel tessuto mammario di pazienti con cancro al seno.  L’acido ossalico è una micotossina che può essere prodotta da differenti specie fungine. Alcuni funghi producono quantità così alte di acido ossalico tanto da venire utilizzati per la produzione commerciale di agenti chimici. L’infezione fungina nei polmoni umani da Aspergillus niger produce grandi quantità di acido ossalico.
I ricercatori hanno esaminato il DNA umano da una varietà di tessuti e organi per identificare e quantificare le aflatossine DNA-addotti. Tali addotti sono considerati prova della presenza di micotossine in un determinato tessuto. La loro scoperta? “I tessuti tumorali avevano livelli più alti di aflatossine addotti del tessuto normale della stessa persona.”
Il bicarbonato di sodio, per la sua capacità di neutralizzare gli acidi, viene spesso somministrato in presenza di bruciori di stomaco, gastriti, ulcere peptiche e tutte le volte in cui sia necessario alcalinizzare le urine o altri liquidi corporei. Nel caso di intossicazione da farmaci con caratteristiche di acidi deboli, il bicarbonato di sodio – rendendo basiche le urine – ne inibisce il riassorbimento renale favorendone l’escrezione; è il caso, ad esempio, dell’aspirina e dei barbiriturici, che in un ambiente basico (essendo appunto acidi deboli) si trovano principalmente nella forma dissociata, molto più sfavorevole al loro riassorbimento rispetto alla forma non dissociata. Parallelamente, in pazienti predisposti, l’alcalinizzazione delle urine con bicarbonato di sodio è utile per prevenire la formazione di calcoli renali di acido urico. L’applicazione più nota del bicarbonato rimane comunque il trattamento delle indigestioni, dei reflussi acidi e più in generale di tutte le condizioni accumunate da un’eccessiva acidità gastrica.
Nelle preparazioni farmaceutiche ad azione antiacida, il bicarbonato di sodio è talvolta associato a dimeticone, che agisce da carminativo riducendo la dimensione delle bolle di CO2 che si formano nello stomaco, attenuando così i fenomeni di flatulenza ed eruttazioni. La necessità di somministrazioni frequenti, per sopperire alla rapida neutralizzazione del bicarbonato, può portare ad un eccessivo apporto di sodio, minerale che ad elevate concentrazioni diviene pericoloso per chi soffre di ipertensione (visto l’aumento della volemia e della forza con cui il sangue spinge sulle pareti dei vasi); ne consegue un più alto rischio di ipertensione, edemi e ritenzione idrica. Nel sangue i bicarbonati agiscono come importanti tamponi degli acidi, contribuendo a mantenere il pH ematico a valori piuttosto costanti; la somministrazione endovenosa di una soluzione di bicarbonato di sodio può quindi essere praticata in ambito ospedaliero qualora sussista un quadro di acidosi metabolica.
Integratori a base di bicarbonato di sodio vengono talvolta utilizzati dagli atleti per prolungare la resistenza allo sforzo lattacido, durante il quale vengono prodotte, e riversate nel sangue, grandi quantità di acido lattico con conseguente tendenza ad una lieve acidificazione.
Come antiacido, se ne consiglia l’utilizzo dopo una o duo ore dal termine dei pasti, insieme ad un bicchiere d’acqua; la posologia è di 325- 2000 mg di bicarbonato di sodio per os, da una a quattro volte al giorno. L’idrogenocarbonato di sodio o carbonato acido di sodio o carbonato monosodico (o bicarbonato di sodio che è il nome più comune, ma che è stato deprecato dalla IUPAC) è un sale di sodio dell’acido carbonico. A differenza del carbonato, l’idrogenocarbonato mantiene uno ione idrogeno dell’acido corrispondente.
È tra gli additivi alimentari codificati dall’Unione europea, identificato dalla sigla E 500. In natura, oltre che frequentemente disciolto nelle acque superficiali e sotterranee, è presente raramente come minerale, generalmente sotto forma di efflorescenze, incrostazioni e masse concrezionate in depositi di tipo evaporitico. Si rinviene come nahcolite (NaHCO3) o come componente secondario del natron (Na2CO3·10(H2O), un carbonato idrato di sodio di genesi evaporitica in ambienti aridi. La capacità di reagire con gli acidi fa sì che l’idrogenocarbonato di sodio venga usato in preparazioni farmaceutiche come antiacido e contro bruciori di stomaco, benché un consumo eccessivo sia da evitare perché può ripercuotersi sul pH del sangue. Viene inoltre aggiunto ai dentifrici per la sua azione lievemente abrasiva e sbiancante. Si tratta inoltre di un prodotto che ha trovato applicazione della deacidificazione dei fumi industriali derivanti da processi di combustione, grazie alla sua alta reattività nei confronti degli inquinanti acidi .
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3 Responses a “Bicarbonato di sodio, potente alleato del benessere!”

  1. Eduarda ha detto:

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  2. roy celestino ha detto:

    Quando si parla di acidi significa che non si possa bere alcool mangiare pomodori o sughi fatti con essi vino limoni arance etcc?

  3. roy celestino ha detto:

    Ho paura adesso di mangiare pomodori bere vino arance.Mi sono operato di carcinoma e metastasi linfonoidale del cervicaledestro

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