Il Linfodrenaggio energetico.

In una società dove l’utilizzo di farmaci, rimedi chirurgici estetici e massaggi anti-stress prendono il sopravvento, è utile focalizzare l’attenzione su un tipo di massaggio che unisce la massima competenza tecnica e medica ad una parte sicuramente importante della cultura orientale e indiana: Il Linfodrenaggio Energetico.

La particolarità la troviamo nella tecnica di visualizzazione o meditazione che in quattro momenti differenti del trattamento, viene effettuata da chi esercita il massaggio, e ricevuta dal paziente in maniera passiva ma con il massimo beneficio.
Ma per comprendere i vantaggi di questa tecnica, è necessario capire su cosa agisce e con quali intenti; quindi iniziamo dal principio, ovvero, cos’è la Linfa.

La funzione principale del sistema linfatico è la produzione, mantenimento e distribuzione dei linfociti che sono essenziali per la normale difesa dell’organismo. Queste cellule vengono prodotte e mantenute all’interno di organi linfatici, come la milza, il timo ed il midollo osseo. Altre funzioni sono il mantenimento del normale volume ematico e l’eliminazione di variazioni nella composizione del fluido interstiziale che avvengono localmente.

Contrariamente alla circolazione sanguigna, quella linfatica ha solo l’andamento centripeto (dalla periferia del corpo al centro) e non possiede una spinta come quella del cuore. Il movimento linfatico è permesso dai movimenti muscolari, dal sistema nervoso autonomo, dai movimenti peristaltici dell’apparato gastroenterico e dalla respirazione diaframmatici.

Da questa descrizione appare evidente che una circolazione linfatica difficoltosa rende impossibile un processo di nutrizione e smaltimento di tossine a livello cellulare; se questo ristagno linfatico è acuto i sintomi sono evidenti, poiché i tessuti interessati da tale disfunzione si gonfiano e le ghiandole linfatiche si ingrossano; se invece questa stasi avviene lentamente, fino a

diventare cronica, i sintomi risultano meno evidenti esteriormente, ma forse più importanti per ciò che riguarda il funzionamento dell’organismo: in particolare le articolazioni vanno incontro ad artrosi, le arterie si induriscono (arteriosclerosi), i vasi venosi perdono funzionalità con conseguenti varici agli arti inferiori, emorroidi, ecc., i tessuti sottocutanei presentano inestetismi di ogni tipo, tra cui la tanto temuta cellulite.
In casi di ristagno particolarmente grave e duraturo possono insorgere malattie di tipo degenerativo, allergiche e autoimmuni, o persino tumori.

Prima di fare chiarezza sugli effetti di tale drenaggio e delle eventuali controindicazioni mediche, cerchiamo di vedere come agisce in pratica questo massaggio e dove sono situate le quattro visualizzazioni di meditazioni che così tanto lo caratterizzano (anche se risulta impossibile descriverne ogni singolo passo a causa della sua lunghezza e molteplicità di movimenti).

La tecnica

Il massaggio si sviluppa dalle parti alte del corpo verso quelle basse, lavorando prima quelle anteriori poi quelle posteriori; mantenendo tale ordine, vengono prima massaggiate le principali stazioni linfatiche e successivamente applicato un massaggio che veicoli la linfa verso tali punti nevralgici. A seconda della parte del corpo di volta in volta trattata, si applicano diverse tecniche più o meno forti (in accordo anche alla patologia e alla necessità del paziente) come:

  • lo sfioramento
  • il movimento a cerchio fisso
  • il movimento di pompaggio

ognuna delle quali ha una sua funzione specifica e coinvolge differenti profondità del corpo.

Le visualizzazioni

Durante il percorso di tale massaggio avvengono le quattro visualizzazioni, momenti simili alla meditazione, che vengono effettuati da chi opera il massaggio e “trasferite” al paziente tramite un contatto fisico a volte molto leggero, a volte invece più profondo perché parte integrante del massaggio.

La prima riguardala zona alta della testa e prevede tre immagini che possono essere scelte dall’operatore, ma che devono rispecchiare specifiche sensazioni e che possiamo standardizzare (per comodità) in questo modo:

  • partendo da un cielo grigio e denso di nuvole, respiro dopo respiro tali nuvole diventano prima bianche, poi si diradano fino a lasciare un cielo limpido.
  • una spiaggia tropicale al tramonto caratterizzata da un forte silenzio e da colori intensi e luminosi
  • immagine di un bambino che ride in modo fragoroso e sincero.

Queste immagini (create in silenzio) trasmettono un senso di pienezza, di pace, di tranquillità e di riappropriazione di se stessi.

La seconda visualizzazione riguarda il torace (parte anteriore):

  • una spirale di luce con la punta verso il cuore che si espande in grandezza ed in luminosità fino a riempire, la stanza la città e così via…
  • una rosa di color rosa pallido sul cuore che moltiplica i suoi petali fino a coprire tutta la persona.

Queste immagini vogliono restituire la “scintilla della vita” (o divina se preferiamo) per ricongiungere l’uomo all’assolto.

 La terza visualizzazione riguarda la pancia:
dalla parte inferiore dell’addome, un cordone di luce rossa si irradia per le gambe fino a raggiungere il terreno, entrando nelle profondità della terra; il cordone si trasforma in radici e il corpo in tronco; nella parte superiore del corpo nasce un a chioma d’albero di colore verde brillante con fiori e frutti.
Questa immagine così poderosa vuole richiamare le nostre radici interiori, il nostro attaccamento alla vita e alla natura come parte di essa quale siamo.

La quarta e ultima visualizzazione riguarda la schiena:
si cerca di riattivare degli zampilli d’acqua immaginari che sembrano essere troppo deboli; l’acqua riprende a scorrere energicamente, pura e luminosa libera da ogni negatività.
In questo caso, la schiena è il passato del paziente, e l’acqua è il mezzo tramite il quale cerchiamo di purificare tale passato per liberare la vita da ciò che è o è stato negativo, e ottenere un approccio più positivo verso l’avvenire.

Conclusioni

Questa tecnica, unita al massaggio, risulta per molti alquanto insolita, tuttavia un grande numero di persone ha potuto trarne diversi benefici pur non essendo avvezzo alla meditazione o ad altre tecniche di autorilassamento di provenienza orientale o indiana.
Per quanto concerne un punto di vista più specificatamente medico, gli effetti positivi del linfodrenaggio, in senso generale, riguardano la riduzioni di edemi, gonfiori e cellulite dovuti al ristagno della linfa, lo stimolo del sistema immunitario e quindi una guarigione più rapida, specialmente in periodi post-operatori, per evitare piaghe da decubito, ustioni, traumi o ulcere varicose, stimolo e rieducazione del microcircolo nei casi di difetti della circolazione periferica, ringiovanimento dei tessuti, tonicità, relax e allontanamento da uno stress cronico.
Va ricordato che le parti del corpo lese, o affette da eruzioni cutanee non vanno MAI direttamente trattate, ma sempre lavorate nella zona circostante.
Proprio perché questo tipo di massaggio non è un semplice trattamento estetico, ma ha un forte impatto anche sulle parti più profonde dell’organismo, alcuni medici lo sconsigliano nei soggetti portatori di alcune patologie come: asma bronchiale, insufficienza cardiaca grave, ipertiroidismo, sindrome del seno carotideo, radioterapia o tumori; nel caso di queste affezioni, è tuttavia sempre consigliabile consultare un medico prima di sottoporsi ai vari trattamenti e non considerare tali trattamenti come una sostituzione della medicina ufficiale.

In parte tratto da : benessere.com


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