Il mio dire grazie al dono della vita è il mio servizio.

Dopo anni di studi, esperienza, conoscenza e amore per l’essere umano, non mi và di avere una mentalità “imprenditoriale” e affaristica la dove il mio essere e sentire si esprime liberamente e amorevolmente trattando e dando consigli di saluto genesi a chi mi chiede consiglio.

Mi occupo di benessere, di incentivarlo, non mi interessa occuparmi di malessere e patologie, non solo perché non sono medico e non è quindi di mia competenza, ma perché dovrei sperare che le persone stiano male per venire da me, questo và contro la mia morale e la mia etica.

Il sintomo che mi racconta il cliente è solo la punta dell’iceberg, per me è il punto di partenza per scoprire il significato più intimo di quel malessere, capire quali sono i pilastri della sua salute che ancora reggono la sua struttura e da questi ripartire per incentivare un benessere generale che và ben oltre la scomparsa del sintomo iniziale …

In oriente le sale d’attesa dei medici sono vuote, questa è una grande vittoria, perché il medico educa i suoi pazienti a prevenire, a prendersi quotidianamente e costantemente cura di sé, con l’alimentazione, l’attività fisica, l’atteggiamento  mentale positivo e scelta di relazioni umane di qualità.

2500 anni fa Socrate diceva: “non esiste una malattia del corpo che prescinde dalla mente”, e ancora la medicina convenzionale è qui a sezionarci? Ha il rimedio per ogni minuscola parte del corpo umano, ma ancora non si capisce che è una perdita di tempo e salute non occuparsi della persona nella sua interezza?

La medicina e la farmacologia hanno un approccio allopatico, contrastano cioè il sintomo, mi dispiace che anche molti naturopati adottano questa metodica, atteggiandosi da medici pur non essendolo, e divulgando l’opinione comune sulla medicina alternativa e andando ad alimentare un mercato di rimedi costosi, e spesso non testati scientificamente.

La medicina per me  è una ed è quella convenzionale, quella che interviene quando prendersi cura del proprio terreno organico non è più sufficiente per stare in salute. La medicina convenzionale e la naturopatia dovrebbero integrarsi e non alternarsi, se i medici in occidente si occupassero di dare consulenza in termini di saluto genesi probabilmente anche le loro sale d’attesa sarebbero vuote, e questo sarebbe un successo per la salute generale dell’umanità, ma non farebbe di certo gli interessi delle industrie farmaceutiche, uno dei business che funziona meglio al mondo, non dimentichiamo che noi alimentiamo la loro ricchezza economica con i nostri malesseri.

Il mio servizio è come quello di un contadino che si prende cura del terreno, lo ripulisce, gli dà il nutrimento di cui ha bisogno, lo idrata adeguatamente, lo prepara per la semina, sceglie il seme più adatto, sceglie il  momento giusto per riporre il seme, e attende di vedere la vitalità nella crescita del germoglio, ma se nonostante tutte queste cure il germoglio viene attaccato da dei parassiti è giusto intervenire con degli antiparassitari, di cui ho conoscenza, avendoli studiati,  ma per rispetto di altre figure professionali preparate, consiglio sempre al cliente di parlarne con il proprio medico o farmacista, quest’ultimo frequentemente conosce rimedi più naturali e con meno controindicazioni rispetto al classico farmaco.

Secondo il mio modestissimo parere la cultura dell’utilizzo del farmaco ci ha abituati a de responsabilizzarci in termini di salute, e ad affidare a un qualcosa  che viene dall’esterno la nostra guarigione, è  molto più facile e richiede meno impegno delegare il compito della guarigione a un farmaco, è molto più difficile lavorare su se stessi, occuparsi di sé quotidianamente, alimentandoci in modo sano, cercando di essere sempre attivi mentalmente e fisicamente, coltivando l’attitudine a vivere nel qui e ora, l’unico attimo in cui possiamo agire, l’unico attimo in cui siamo vivi! E allora capita che nonostante si stia facendo il meglio per educare la persona a una serie di buone abitudini, questa non ha la pazienza di aspettare che cresca il proprio germoglio, oppure trova troppo faticoso prendersi cura del proprio terreno quotidianamente e non troverà di stare bene se non prende qualcosa dall’esterno … perché culturalmente questo ci è stato inculcato, può essere un semplice integratore… a cui purtroppo a posteriori spesso la persona dà il merito del ritrovato benessere.

Il mio servizio può essere a volte così un compito ingrato, far conoscere l’importanza  di lavorare faticosamente su di sé e convincere a farlo quotidianamente,  per questo lo chiamo servizio e non lavoro, niente mai potrà allontanarmi da questo mio pensiero sul benessere e su come ritrovarlo; non è il mio ruolo ne desiderio quello di incentivare il mercato sia dei farmaci che quello dei rimedi naturali o alternativi, ma nel mio piccolo utilizzare le mie conoscenze per dare sollievo alle anime che mi si presentano. E’questo il mio modo di dire grazie a chi ha voluto la mia vita su questa terra, fosse per una, cento o  mille persone, per il resto del mio tempo terreno sarò al servizio di chi lo desidera e alla portata di tutti, perché come diceva il Dottor E.Bach, la natura è nostra, ne facciamo parte, è un diritto di tutti e non solo di chi economicamente se la può permettere.

Gaobi.


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