Il pensiero, l’evoluzione umana.

Siamo ormai abituati a considerare il corpo umano solo come un insieme di pezzi che possono essere smontati e sostituiti con trapianti protesi di ogni genere, qualora qualche pezzo non dovesse più funzionare al meglio, o non piacesse esteticamente. Talvolta si può subire un vero e proprio accanimento terapeutico, che guarda alla
materia, ma una concezione materialistica non è in grado di comprendere l’unità, perché esclude la parte spirituale, non riconoscendone l’esistenza. E’ proprio riconoscendo questa parte sottile degli esteri, è possibile ritrovare quell’equilibrio tra spirito e corpo fisico, che porta ad una vera guarigione della malattia. Perché la malattia non è altro che una perturbazione delle correnti energetiche che agiscono sulle cellule del nostro corpo. Quando in un organo la vibrazione si abbassa l’organo viene modificato e si apre alla possibilità di consentire l’installazione di microrganismi. Solamente ristabilendo la giusta vibrazione, i microbi, e perfino il virus, non troveranno più con terreno propizio e si disintegreranno. È necessario considerare che la malattia trattata come abbiamo visto finora, non porta d’una guarigione definitiva. Questo è dovuto essenzialmente al fatto di accettare che il manifestarsi della malattia avvenga senza una causa spirituale. L’accettazione dell’evento malattia senza causa apparente, fra di noi esseri umani coloro che non possono evolvere ma rimangono a livello evolutivo animale. Solamente considerando la malattia come un’iniziazione di un cambiamento della nostra vita, l’uomo animale si evolve in un uomo pensiero. E allora l’uomo pensiero sarà in grado di trovare nella malattia la causa che l’ha provocata. Certo non è la scienza che potrà trovare questa causa, ma saranno gli uomini spirituali e di pensiero, perché essa non risiede nella materia. Risiede un’altra dimensione, quella più sottile invisibile, quella della nostra anima. Quindi per comprendere che cosa cercare come ci ammaliamo è necessario incominciare ad accettare che la realtà non è soltanto ciò che vediamo con i nostri occhi fisici, ma che c’è anche un’altra zona, che è sempre in questa realtà e che naturalmente noi non siamo più in grado di vedere perché la materialità in cui siamo immersi ci impedisce di coglierne i segnali. L’umanità appartiene ad un disegno universale nel quale ognuno di noi ha un compito, che spesso non viene più riconosciuto, ed è In questo concetto che sta l’essenza della malattia. Preveniamo su questa terra per imparare una lezione Karmica e quindi come scrisse il dottor Edward Bach, il quale aveva recepito profondamente la spiritualità dell’oriente, “la malattia apparentemente così crudele, è in se stessa benefica, perché se la interpretiamo correttamente ci mostrerà i nostri difetti essenziali……… La sofferenza mette in luce la lezione che non avremmo potuto apprendere con altri mezzi e non può essere eliminata se la lezione non sarà compresa. L’infermità quindi non è di origine materiale, infatti se ci accaniamo contro il sintomo, senza modificare i nostri comportamenti,siamo causa della malattia”. Ogni evento porta a conoscenza, il dolore è una rivelazione che può aiutarci a comprendere. Come fare a leggere la malattia e come possiamo dare un significato alla sofferenza? La nostra società intende la malattia come un’ intoppo, tutti si ammaliamo più o meno gravemente. Ma c’è un aspetto sul quale varrebbe la pena riflettere, che non tutti reagiscono alla malattia allo stesso modo, come se la malattia avesse significato diverso per ciascuno .In effetti è proprio così perché la causa anche della stessa malattia e diversa per ognuno di noi, questo concetto diviene chiaro se leggiamo la malattia attraverso i contenuti simbolici del chakra a cui si riferisce. Facciamo un esempio: se ci ammaliamo insieme alla gamba sinistra, la medicina ortodossa segue per entrambi lo stesso protocollo di cura fisica ma se la malattia della gamba, che è relativa al primo chakra, è l’effetto di cose diverse, per me può essere un  problema di lavoro, per te un problema di relazione con la madre, la stessa cura avrà effetti diversi, perché le cause sono diverse. Ovviamente questo non significa che noi tralasciamo, soprattutto in situazioni di malattie già manifeste sul fisico, di approcciarla con le cure più avanzate offerte della ricerca scientifica, ma che contemporaneamente c’impegniamo a leggere e  ascoltare i messaggi che simbolicamente con la malattia sono stati inviati a me dando delle indicazioni su che cosa dobbiamo cambiare nella nostra vita per ritrovare l’armonia perduta.

 

La Malattia: un Messaggio della Psiche La Malattia: un Messaggio della Psiche 

Le ragioni psicologiche alla base delle malattie

Maurizio Cusani

Compralo su il Giardino dei Libri


Puoi lasciarmi un commento, o un rimando dal tuo sito.

Lascia un commento