Asma bronchiale.

L’asma è una condizione cronica caratterizzata da ostruzione dei bronchi con del muco, accompagnata da una serie di sintomi: tosse, costrizione al petto, mancanza di fiato.
L’infiammazione intestinale provoca una facile ed immediata infiammazione alle prime vie respiratorie e quindi se mal currata scende nei bronchi provocando una restrizione dei canali di passaggio dell’aria sia in entrata che in uscita. In pratica, durante un attacco d’asma, i muscoli dell’albero bronchiale si restringono e il canale in cui passa l’aria si gonfia, provocando così una restrizione del flusso d’aria e l’aumento di produzione di muco.
Gli attacchi d’asma possono durare da pochi minuti a diversi giorni e possono rivelarsi molto pericolosi se il flusso d’aria diminuisce drasticamente.
L’asma può facilmente essere provocata dai VACCINI di qualsiasi tipo, i quali destabilizzando enzimi, flora batterica intestinale e quindi sistema immunitario, rendono il soggetto molto sensibile a: pollini, polvere, muffe, farmaci.
Per riassumere:
In sintesi i vaccini alterano immediatamente

dopo la vaccinazione, il pH digestivo e quindi la flora batterica ed il sistema enzimatico si alterano anch’essi, irritando anche la mucosa dell’apparato intestinale e generando infiammazioni piu’ o meno gravi, oltre alle immunodepressioni o immunoaggressioni….(malattie autoimmuni) – le infiammazioni dell’apparato intestinale risalgono piano piano fino alle prime vie respiratorie ove compaiono i primi sintomi (raffreddori e mal di gola), che se non eliminate le cause intestinali derivanti dai vaccini, con la medicina naturale, e sono curate impropriamente magari con antibiotici….(per i mal di gola sempre presenti in quei casi) si trasformano in OTITIoppure e successivamente nel tempo in ASMA. l’asma con le sue continue contrazioni e forzate espansioni della cassa toracica, infine fa mutare anche l’assetto delle costole dell’apparato scheletrico, rendendo infine cronica la malattia, anche perche’ il diaframma (muscolo facilmente intossicato dalle sostanze vaccinali) viene investito da una specie di immobilita’…..
Questo in sintesi il meccanismo reale dell’asma…

Questa condizione colpisce soprattutto i bambini, ma in certi casi può regredire, fino a scomparire, con gli anni, ma non sempre.
La condizione asmatica, altera e blocca quasi sempre, anche la scatola toracica alterando il buon funzionamento del sistema sanguigno, linfatico e respiratorio.
Un aiuto importante in caso di attacco di asma, o di difficolta’ di respirazione (senza traumi) e’ la media-forte, pressione del torace verso l’interno, dai due lati del torace.
L’asma secondo la Medicina Naturale, e’ anche una specie di disidratazione e mancanza di sali e vitamina D, ed un eccesso di ventilazione, L’acqua viva, che dona salute e vitalità al longevo popolo dei Hunza nel Himalaya e ad altre popolazioni note per la loro longevità e l’assoluta mancanza di asma ed allergie.
Programma di reidratazione: due bicchieri di acqua bevuti prima di mangiare o di svolgere attività fisica, con l’ esclusione di qualsiasi altro liquido, + mezzo cucchiaino di sale che viene aggiunto al cibo per controbilanciare la maggiore assunzione di acqua.
Il risultato del trattamento e’ che l’acqua ed il sale possono curare l’asma; La notizia fu trasmessa per radio negli USA, per la prima volta il 5 Giugno 1995 dal Paul Harvey News. La buona notizia si sta ora diffondendo sempre più. Noi forse potremo essere in grado in meno di 5 anni di porre fine all’ignoranza dei medici sulla disidratazione cronica cosa che produce l’inutile sofferenza di tanti milioni di bambini innocenti, al punto che diverse migliaia muoiono di asma ogni anno. Ciò che i genitori devono comprendere è il fatto che la respirazione diventa difficile per i bambini asmatici perché essi sono cronicamente disidratati.Amplificate l’impatto su 12 milioni di bambini asmatici dell’accresciuta assunzione di acqua per prevenire gli attacchi di asma e potrete immediatamente vedere la possibilità di salvarli dal “soffocamento e morte” da disidratazione.Ma questa e’ una delle concause secondarie, la primaria e’ lo Stress ossidativo cellulare delle vie respiratorie.
Stress ossidativo cellulare, concausa ed effetto dell’asma, ma anche di TUTTE le malattie;
Asma e infiammazione sono stati spesso legati, ma la realtà di questo legame è molto più forte di quanto si possa pensare, anzi e’ costante.
La scoperta di una profonda alterazione nella gestione dello stress ossidativo cellulare dei tessuti delle vie respiratorie, e della regolazione del Glutatione secreto dal fegato, spiega perché un trattamento antiossidante, coe’ disinfiammante e disintossicante, può spesso aiutare la guarigione e limitare o guarire dai danni dello stresss ossidativo e le conseguenza allergiche ed asmaticche delle vie respiratorie.
Il lavoro, effettuato da un gruppo di ricercatori americani, che è stato pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology ha confrontato lo stato ossidativo cellulare dei tessuti delle vie respiratorie, di bambini con asma severa confrontati con bambini con tosse non legata a fatti infiammatori e con adulti sani (Fitzpatrick AM et al, J Allergy Clin Immunol. 2009 Jan;123(1):146-152.e8).
In particolare è stato studiato nel liquido di lavaggio broncoalveolare l’equilibrio del glutatione evidenziando nei soggetti asmatici gravi (tutti con un FEV1 ridotto di oltre il 20%) un netto incremento, altamente significativo, del Glutatione ossidato (GSSG) e una riduzione del glutatione ridotto (GSH).
Questo, valutato anche con altri parametri ossidativi, conferma comunque che nell’asma esiste una forte produzione di specie reattive dell’ossigeno, quindi di sostanze ossidanti, Il loro controllo e/o eliminazione dall’organismo, fa comprendere perché una azione terapeutica che miri a controllare e/o eliminare possa spesso avere una eliminazione dell’asma di livello inaspettato e importante.
I Vaccini sono i principali responsabili per quella che viene ormai etichettata da anni come “marcia allergica” ossia il bambino inizia a soffrire dai primi mesi di vita di eczema atopico e se il meccanismo non viene arrestato, il piccolo continuerà nella prima infanzia e nell’adolescenza ad accusare rinite allergica o asma !I Vaccini alterano anche e non solo, il pH digestivo, la flora batterica gli enzimi intossicando ed infiammando anche la mucosa intestinale, per le cattive digestioni croniche indotte, oltre a produrre malfunzione cellulare e malnutrizione cellulare e corporea + intossicano l’organismo + immunodeprimono il soggetto vaccinato, ammalandolo specialmente ed in primis alle vie respiratorie !!!

Farmaci pericolosi: PARACETAMOLO, AUMENTA di 3 VOLTE il RISCHIO di ASMA
Italy,
Roma (8 dicembre 2010) – Il paracetamolo, antidolorifico molto diffuso, potrebbe essere una causa dell’insorgenza di allergie e asma, soprattutto nei bambini, se hanno assunto questo farmaco nei primi 15 mesi di vita.
Lo rileva una ricerca dell’Otago University di Wellington, in Nuova Zelanda, condotta su 1500 bambini e pubblicata sulla rivista Clinical and Experimental Allergy. «La scoperta principale – ha affermato Julian Crane, autore dello studio – è che i bambini che hanno utilizzato il paracetamolo prima di aver compiuto 15 mesi, cioè il 90% del campione monitorato, hanno il triplo di probabilità in più, di diventare sensibili agli allergeni e il doppio di probabilità in più di sviluppare sintomi come l’asma, a sei anni rispetto ai bambini che non hanno utilizzato il paracetamolo».
Le cause di questo collegamento con il farmaco, secondo Crane non sono ancora chiare e serviranno altre ricerche per fare luce su questo correlazione. Inoltre, secondo il ricercatore, il paracetamolo, presente in molti farmaci per la cura del raffreddore e della tosse, «è stato dato molto liberamente ai bambini piccoli».

Agli ASMATICI, RIDERE PUO’ PROVOCARE ATTACCHI d’ASMA
ANSA – Sydney (AU), 24 Ago. 2009 – Ridere fa bene alla salute, come e’ dimostrato da tempo, ma vi sono eccezioni: secondo uno studio australiano, fa male a chi soffre di asma, perche’ spesso fa scattare gli attacchi. La ricerca condotta dal Consiglio nazionale per l’asma indica che il 39% dei due milioni di australiani che soffrono della malattia (su una popolazione di 21 milioni) accusano accessi di soffocazione dopo una risata, e molti sono costretti a sottrarsi a situazioni in cui non possono evitare di ridere. ”Quando l’asma e’ ben gestita, la persona dovrebbe essere in grado di godere dei piaceri della vita, che molti di noi danno per scontati”, scrive l’autrice della ricerca, Christine Jenkins, dell’ospedale di Concord a Sydney. ”Un dato preoccupante dello studio e’ che molti pazienti ritengono che l’asma di cui soffrono sia sotto controllo, mentre in realta’ e’ la malattia a controllare loro ed il loro stile di vita.

 Ecco lo splendido lavoro di: Jacques R. Gesret
Alla fine 1984, scoprivo il meccanismo che è all’origine dell’asma e mi sistemò a Bayonne. Fin da quel momento, ha curato con successo migliaia di asmatici, pur perfezionando il metodo giorno dopo giorno, ed annotando le osservazioni per consegnarle regolarmente alla Biblioteca Nazionale di Parigi.
Le sue ricerche sono state indirizzate sulla ricerca fondamentale delle patologie del sistema immunitario
Oggi si dedica alla formazione di terapisti sulla tecnica.
Lavori consultabili :
Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Medicina, Parigi
Biblioteca Nazionale di Parigi ; Biblioteca di Bordeaux

La struttura governa la funzione e troviamo nella causa l’origine degli effetti

Questo assioma è il punto di partenza di un lavoro iniziato nell’ 84, orientato verso l’osservazione delle anomalie strutturali costanti di cui sono portatori pazienti colpiti da patologie così diverse, che sono oggetto dello studio, ma che presentano tutte punti comuni e varianti costanti.
Questa via, che non corrisponde affatto ai concetti classici, getta via una nuova luce sull’origine di queste patologie che rendono handicappati e sui mezzi terapeutici semplici per vincerli per la via delle strutture.
Ad esempio se la funzione uditiva è deficiente, il terapista esaminerà la struttura dell’orecchio perché è lì che si trova generalmente la causa. Questo principio è riconosciuto sia dalla medicina, sia dalla chirurgia.

Perché, quando si tratta di funzione respiratoria, questo principio non viene mai applicato ?

Ci accontentiamo di un’esplorazione funzionale, senza mai occuparci di esaminare la struttura !
Eppure, l’analisi della struttura toracica, che governa innegabilmente la funzione respiratoria, dimostra che l’asmatico è sistematicamente portatore di un’anomalia costante: uno dei suoi emitoraci presenta un deficit della dilatazione toracica dovuto al fatto che si trova in una posizione di posteriorità fissata nei confronti dell’altro.
Quest’emitorace presenta sempre una serie di sublussazioni condrocostali, che riguardano le prime tre costole (a destra in piu di 90% dei casi, a sinistra o bilaterale nel 10% restanto).
Una pressione ritmica esercitata sulla sublussazione condrocostale della seconda o della terza costola … provoca la crisi d’asma in alcuni secondi, ma scoprirete attraverso questo studio che esiste un altro punto che, quando viene sollecitato, fa cessare la crisi in qualche inspirazione.

La sua efficacia è ottima e non costa niente !
Difficoltà
Un’altra parte tratta delle difficoltà incontrate dal 1985, per far riconoscere questi lavori. Innumerevoli sono stati gli interventi presso i responsabili politici, i responsabili della sanità, i Presidenti della Repubblica, i Primi Ministri, i Ministri della sanità, la Direzione Generale della Sanità, le riviste, i giornali, le associazioni ecc…
Quale atteggiamento !
Egli non chiede altro che una cosa : presentare i suoi lavori davanti ad una commissione scientifica (composta da pneumologhi, allergologhi, dermatologhi e specialisti neurofisiologici).
Questa scoperta, che permette di guarire un asmatico in tre o quattro sedute di un’ora di terapia manuale, è a portata di numerosi cinesiterapisti (addestrati in 3 giorni intensivi).
Questo gli viene rifiutato da 14 anni !
Questo fantastico mezzo che è diventato internet, potrà permette di non esser più dipendente dagli altri mezzi di comunicazione classici, che hanno sempre rifiutato di pubblicare i suoi lavori sull’asma.
In medicina, quando si usa correttamente il metodo scientifico, senza confondere la causa con l’effetto, inevitabilmente si perviene ad eccellenti risultati, utili quasi sempre per tutti, tranne che per coloro che dalla malattia altrui traggono beneficio.
La tragedia dei nostri tempi consiste nel semplice fatto che i depositari del “sapere medico accettato” sono proprio questi ultimi. (Lino Rossi)
Il dott. Buteyko e le basi scientifiche del suo metodo
Nato in Ucraina, vicino a Kiev, al suo rientro dalla guerra si iscrisse, nel 1946, alla Facoltà di medicina dell’Università di Mosca, dove iniziò a lavorare nel gruppo di terapia clinica guidato dall’Accademico Evgeniy M. Tareiev.
Nel corso di questo lavoro gli venne dato l’incarico di controllare i ritmi respiratori dei pazienti, ed egli passò centinaia di ore ai loro capezzali, ascoltandone la respirazione, ed osservò che la morte, dei malati era sempre preceduta, con notevole anticipo, da un aumento della intensità della respirazione. Tanto che egli divenne in grado di predire, con stupefacente precisione, l’avvicinarsi della morte in base a quest’unico sintomo, e decise di dedicare i suoi futuri studi e ricerche a questa tematica.
Egli stesso, pur giovane, soffriva da quando era tornato dalla guerra di una forma grave di pressione del sangue troppo elevata che, come gli avevano lasciato capire i colleghi, non gli avrebbe consentito di raggiungere un’età avanzata. Gli venne in mente di misurare i livelli di CO2 nel suo corpo e notò che erano più bassi del normale: era noto che una respirazione eccessiva fa diminuire i livelli di CO2 nell’organismo e pensò che se il suo basso livello di CO2 era causato da un eccesso di respirazione allora, correggendo il suo ritmo respiratorio avrebbe potuto correggere anche il basso livello di CO2. Iniziò subito a sperimentare su se stesso e si abituò a respirare in modo meno intenso, e notò che la riduzione della respirazione andava di pari passo con la riduzione di alcuni sintomi come il mal di testa ed il battito troppo rapido del cuore. In poco tempo, riaddestrando i suoi riflessi respiratori, guarì del tutto. Buteyko allora controllò e ricontrollò la sua teoria anche sui pazienti. Misurando i modelli respiratori di persone che soffrivano di asma, angina ed altre malattie constatò che tutti quanti, senza eccezione, soffrivano di un eccesso di respirazione (iperventilazione). A seguito di ulteriori ricerche Buteyko pose le basi teoriche della sua tesi: l’iperventilazione causa un esaurimento delle riserve di CO2, e livelli bassi di anidride carbonica nell’organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti. Ciò causa tutta una serie di meccanismi di difesa messi in azione dall’organismo; questi meccanismi di difesa vengono capiti male, etichettati come malattie e combattuti.Buteyko si chiese ovviamente come fosse possibile che a nessuno, tra tanti medici e scienziati, fosse venuta in mente una ipotesi così semplice e facile da controllare ed accertare.Nella sua ricerca Buteyko venne peraltro a conoscenza di alcuni esperimenti i cui risultati sostenevano la fondatezza della sua tesi (Bohr, Haldane, Priestly, Henderson, Da Costa).Dopo alcuni tentativi falliti per mancanza di mezzi, nel 1958-59 Buteyko riuscì ad aprire un laboratorio di diagnostica funzionale presso l’Istituto sperimentale di biologia e medicina del ramo siberiano dell’Accademia delle scienze dell’Unione Sovietica e poté effettuare degli studi clinici su 200 persone, sane ed ammalate. L’11 gennaio 1960, Buteyko presentò il suo lavoro al Forum scientifico presso l’Istituto. I colleghi di Buteyko rimasero esterrefatti e pensarono ad uno scherzo quando sentirono Buteyko parlare della possibilità di trattare malattie come l’asma, l’angina pectoris e l’ipertensione anche senza farmaci, conseguendo un tasso di guarigione che si avvicinava al 100%. Nonostante le reazioni negative dei colleghi, il direttore dell’Istituto, prof. Meshalkin, invitò Buteyko a continuare le sue ricerche.Nei successivi dieci anni di lavoro presso l’Istituto, Buteyko ed i suoi collaboratori riuscirono ad esaminare a fondo le funzioni basilari dell’organismo umano (sano o ammalato), tra cui quella respiratoria.Più di 200 specialisti medici vennero addestrati nel laboratorio, la maggior parte dei quali aveva tra l’altro sofferto di malattie varie da cui erano guariti grazie alla scoperta del dott. Buteyko. Le statistiche ufficiali dimostrano che fino al 1967 furono trattati con successo presso l’Istituto più di 1000 pazienti che soffrivano di asma, angina e altre malattie.Nel 1968 venne condotta con grande successo una nuova sperimentazione clinica a Leningrado (ora S. Pietroburgo) all’Istituto di pneumologia. E infine, dopo una ulteriore sperimentazione ufficiale nell’aprile 1980 all’Istituto pediatrico di Mosca sotto la direzione del Comitato governativo per la scienza e tecnologia del Ministero della Sanità dell’Unione Sovietica, che dimostrò un successo del 100%, i risultati furono ammessi e riconosciuti e da allora il metodo Buteyko è stato ufficialmente usato in quel Paese non solo per l’asma e le malattie respiratorie ma per tutta una serie di altre patologie, di cui diremo in seguito.Nei sei anni successivi 100.000 ammalati di asma vennero trattati con il metodo Buteyko. Tra questi, ben 92.000 non hanno più avuto alcun bisogno di assumere medicine contro l’asma.Buteyko è morto nel 2003 all’età di ottant’anni, in ottima forma fino all’ultimo, viaggiando in continuazione tra Mosca, la Siberia, la Nuova Zelanda e l’Australia, per approfondire l’insegnamento del suo metodo. Il suo lavoro è portato avanti da molti istruttori in tutto il mondo.Fino a pochi anni fa il metodo di respirazione Buteyko era rimasto praticamente sconosciuto nell’Occidente, in parte per le difficoltà linguistiche e di comunicazione, in parte per la tendenza occidentale a considerare degni d’attenzione solo gli studi e le ricerche mediche pubblicati in inglese, su riviste mediche americane o britanniche.Solo all’inizio degli anni ’90 questo metodo iniziò, portato da alcuni emigrati russi, a diffondersi in Australia (dove, non è chiaro per quali motivi, vi è una concentrazione di asmatici particolarmente elevata). A seguito del moltiplicarsi dei risultati positivi anche in Australia, nel 1994 il metodo venne sottoposto a sperimentazione presso l’Università di Brisbane, con dei risultati eccezionali.La rivista medica Australian Doctor del 7 aprile 1995 riportava in prima pagina un articolo dal titolo “I dottori rimangono a bocca aperta di fronte al successo di Buteyko”. li periodico The Medical Journal of Australia (vol. 162) riferiva che «la sperimentazione ha dimostrato dei miglioramenti senza precedenti, a breve e medio termine». La rivista medica New Zealand Doctor del 23 giugno 1995, in un articolo dal titolo: “Agli asmatici si insegna a respirare come astronauti”, riferiva che «I risultati della sperimentazione hanno sorpreso tutti: dopo sei settimane i pazienti del gruppo Buteyko hanno potuto ridurre del 90% Fuso di beta-agonisti».Nonostante i risultati eccezionalmente favorevoli della sperimentazione presso l’Università di Brisbane, la Fondazione australiana per l’asma ritenne di non doverli diffondere. Solo nel dicembre 1998 il Medical Journal of Australia pubblicava finalmente i risultati della sperimentazione, ammettendo che i partecipanti avevano potuto ridurre notevolmente l’assunzione di medicinali ma concludendo che «non era provata l’efficacia clinica del metodo».Se un medicinale avesse provocato, in analoghe sperimentazioni, dei miglioramenti anche inferiori, sarebbe stato subito reclamizzato come la “vittoria contro l’asma”; si trattava, invece (ma forse era proprio questo il problema!), di semplici esercizi respiratori che, anche nel peggiore dei casi, se fatti nel modo raccomandato non potevano certo nuocere ai pazienti.Ciò nonostante, il numero sempre crescente di successi conseguiti ha fatto sì che in Australia e Nuova Zelanda siano ormai sempre più numerosi i medici che consigliano ai loro pazienti gli esercizi del metodo Buteyko e gli istruttori che li insegnano.Dall’Australia e Nuova Zelanda il metodo Buteyko è passato negli anni successivi all’Inghilterra, dove numerosi dottori inizialmente scettici si sono dovuti ricredere di fronte ai risultati. Una sperimentazione in Scozia (finanziata da un’infermiera che, dopo essere guarita con questo metodo dall’asma di cui soffriva da oltre quarant’anni, ha venduto il castello degli avi per trovare i mezzi necessari) ha dato anche qui risultati talmente favorevoli che sono ormai numerose le voci che chiedono che questo metodo sia fornito gratuitamente agli asmatici dal servizio sanitario pubblico, a tutto beneficio non solo dei pazienti ma anche delle pubbliche finanze.Numerosi medici stanno adottando questo metodo a seguito degli evidenti successi e della mancanza di effetti negativi. Anche negli Stati Uniti, in Canada e in altri Paesi, tra cui l’Italia, il metodo si sta ora rapidamente diffondendo.
By Lino Rossi – 11.08.2008
Fonte:
comedonchisciotte.org
IPOTESI:
Il batterio H. Pylori “difenderebbe” i bambini dall’asma
La presenza del batterio stimola una più ricca popolazione di cellule T regolatorie e rende il sistema immunitario più “tollerante”
Un “malfamato” batterio che convive con l’uomo da almeno 50.000 anni, Helicobacter pylori, “potrebbe” svolgere anche una funzione positiva: secondo uno studio condotto da ricercatori della New York University School of Medicine su oltre 7000 soggetti l’agente patogeno dell’ulcera peptica avrebbe infatti la capacità di proteggere i bambini dallo sviluppare l’asma.
“L’assenza di H. pylori potrebbe essere una delle spiegazioni dell’aumento del rischio di asma infantile” afferma Yu Chen, che ha diretto la ricerca e firma un articolo sui risultati sull’ultimo numero del Journal of Infectious Diseases.

L’asma è spesso una condizione cronica, che può essere anche molto seria e minacciare la vita, quindi, per qualsiasi tipo di cura è bene sempre riferirsi al medico. Alla base di questo disturbo esiste un’iperreattività bronchiale, cioè una esagerata risposta broncocostrittrice, che porta ad un restringimento delle vie aeree e quindi ad una “mancanza d’aria”. Gli stimoli che scatenano la iperreattività possono essere vari, come allergeni aerei o alimentari, vapori chimici, infezioni, emozioni, etc.
È una malattia complessa, le cui cause profonde non sono sempre evidenti. La predisposizione ereditaria gioca sicuramente un ruolo importante, ma non può giustificare il notevole aumento di questa patologia verificatasi negli ultimi decenni. È probabile che le altre cause siano da ricercarsi nei cambiamenti ecologico-ambientali, nel moderno stile di vita, in un’ alimentazione sempre più manipolata, nell’igiene eccessiva, nell’abuso di farmaci e probabilmente anche di vaccini.
In Italia sono 3 milioni e mezzo le persone affette da asma e l’80% di queste soffre anche di rinite allergica.
In questi decenni la scienza medica si è impegnata soprattutto nel cercare di tacitare i sintomi delle dell’asma, più che capirne le cause e fare della vera prevenzione. I farmaci utilizzati sono largamente sintomatici, controllano le malattia, ma pochi pazienti guariscono veramente. La dimostrazione del parziale fallimento di
questo approccio è proprio nel fatto che asma e forme allergiche sono in continuo e spaventoso aumento e che i farmaci disponibili e l’impostazione dell’allergologia moderna non hanno minimamente inciso sulle cause.
Ayurveda
Per l’Ayurveda l’asma è causata da un aggravamento dei Dosha Vata e Kapha, da un Agni basso che produce Ama. Soprattutto si tratta di un aumento di mucosità nello stomaco, che da questa sede si sposta verso i bronchi. Pertanto, alimentazione e digestione sono due aspetti fondamentali nella terapia preventiva. L’Ayurveda offre vari preparati per la prevenzione e la cura di questa malattia. Le principali piante dimostratesi attive sono numerose. Tra queste cito solo qualche specie come Adhatoda vasica, Ephedra gerardiana, Glycyrrhiza glabra, Bambusa arundinacea, Ocinum sanctum, Piper longum, Boerhavia difusa, Boswellia serrata, Acorus calamus. Su alcune di queste sono stati condotti anche degli studi scientifici. A queste piante si aggiungo quelle attive sulle funzioni digestive (Agni), epatiche e intestinali. Oltre alle terapie orali, l’Ayurveda offre efficaci terapie fisiche: massaggi, impacchi, inalazioni, ecc. Tuttavia per l’Ayurveda la terapia più importante è quella che agisce sullo stile di vita, alimentazione e attitudine mentale e non sulla malattia in sé.
Ecologia intestinale
E’ un vero peccato che, nel caso di asma, ma non solo, la medicina accademica basi il proprio intervento quasi esclusivamente su farmaci sintomatici e non tenga nella dovuta considerazione il ruolo dell’intestino e quindi anche dell’alimentazione. In questi anni ho trattato decine e decine di pazienti con asma cronica e a nessuno era stata data una dieta appropriata o impostata una terapia prebiotica.
Posso affermare, per esperienza, che se non si parte dall’alimentazione e dalla immunità intestinale, la cura rimane puramente “di controllo” della malattia, come afferma giustamente la medicina accademica. Una dieta Lowcarb, a basso impatto di cereali, soprattutto quelli con glutine, e quasi priva di latticini, è la prima terapia da proporre. Poi, quella rivolta alla ecologia e alla permeabilità intestinale è quella subito successiva. Non dimentichiamoci che l’intestino fa parte del MALT (Muoca-Associated Lymphoid Tissue), tessuto immunitario comune a tutte le mucose del nostro organismo.
L’intestino contiene oltre l’85% del tessuto immunitario del corpo e occupa oltre il 50% della superficie dell’intero MALT.
E’ scientificamente documentato come l’intestino dialoghi continuamente attraverso messaggi cellulari e umorali con gli altri distretti mucosi del MALT, tra cui le alte e basse vie respiratorie (5, 6). Occuparsi di allergie e di asma e non tenere in considerazione questi fatti è mantenere i pazienti schiavi dei farmaci e non permettere un vero e autonomo miglioramento dei propri disturbi.
L’asma e la mente
Gli attacchi di asma possono avere una forte correlazione con la sfera emozionale (ansia, stress, paure, conflitti irrisolti, ecc.). Pratiche come lo Yoga  e la Meditazione possono risultare molto benefiche. Anche la psicoterapia ha mostrato una certa utilità .
Asma e vitamine
A livello dell’apparato respiratorio , la vitamina C gioca un ruolo molto importante, proteggendo le mucose dai danni ossidativi, sia di origine esterna che interna. Gli studi mostrano che i pazienti asmatici hanno livelli di vitamina C nel sangue più bassi rispetto alla popolazione generale (16) e che una supplementazione di questa vitamina può essere molto benefica . Per altro, la vitamina C, soprattutto ad alti dosaggi, esercita una certa azione antistaminica .
Altri studi mostrano che anche la carenza di vitamina D potrebbe giocare un possibile ruolo nell’asma e nelle allergie in generale.
In particolare nei bambini la carenza di vitamina D è stata associata ad un maggiore rischio di attacchi gravi di asma.

In parte tratto da :http://www.mednat.org

Massaggio di riflessologia plantare
Nel piede ci sono zone che riflettono la quasi totalità del corpo umano.Durante il trattamento di riflessologia plantare vengono sollecitate varie zone del corpo e ciò serve ad individuare i disturbi e stimolare le forze di autoguarigione.E’ una pratica che si dimostra efficace anche in:
• disturbi dell`apparato respiratorio, per es.: asma bronchiale, bronchiti, sinusiti, tonsilliti
• allergie, per es.: allergie da polline, asma allergica.

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