Miele, alimento e medicamento.

I popoli della Mesopotamia 3000 anni A.C. conoscevano già le proprietà medicamentose del  miele, soprattutto nella civiltà inda ed egiziana, avevano scoperto le sue proprietà anti putrefattive ed antibatterico; ed in effetti nella pratica della mummificazione, veniva utilizzato un composto di cera e miele. La mitologia greca ci ricorda che il Dio Zeus, durante la sua prima infanzia, fu nutrito con il miele d’api; ed in oriente tutt’ora il Dio Visnù, il quale è la 2^ persona della trimurti indiana, viene presentato con un ape ed un fiore di loto. I  Romani ebbero grande considerazione per il miele, fu l’alimento degli imperatori, dei sodati e edei gladiatori, in questa epoca gli furono atribuite persino proprietà afrodisiache. Furono i Tertessi e poi i Fenici a dedicarsi per primi nella storia all’apicoltura. Il valore e l’importanza nutrizionale del miele, acquisita nel corso dei secoli, trova il declino con la comparsa dello zucchero. Il miele è un complesso di sostanze nutrizionali con un tasso di zucherina che varia dal 66 all’83%, sostanze minerali sono al 0,30%, umore acqueo dal 13 al 20%; è il prodotto risultante dalla trasformazione del  nettare dei fiori per intervento dei succhi ghiandolari prodotti dall’ape; è quindi una sostanza predigerita dove il saccarosio viene trasformato in glucosio e levulosio, questa trasformazione fà si che l’organismo che lo assume non deve digerirlo a sua volta. Il miele varia di colore, sapore e componenti nutrizionali, più precisamente quelle medicamentose in quanto relazionate alla natura biologica del nettare succhiato da ogni singolo fiore  e pianta. In misura generale nel miele sono contenuti tutti gli amminoacidi essenziali e si trovano in quantità equilibrata. Le calorie contenute in 100 g di miele sono circa 320, ma il glucosio e il levulosio che contiene sono i veri carburanti dell’organismo, in quanto forniscono l’energia necessaria a tutti i tessuti compresi quelli nervosi e muscolari, inoltre esercitano una azione di risparmio delle proteine, il cui valore nutrizionale consiste nella costruzione di nuovi tessuti. Il valore terapeutico del miele viene dato dalla comcomitante presenza di determinate sostanze, quali:l’acido formico (antisettico), la inibina (battericida), e la germicidina (antibiotico naturale). Il miele viene consigliato a tutti, anziani e neonati compresi, alla donna gravida e in allattamento, nel super lavoro sia fisico che mentale, agli sportivi, nei casi di astenia, esaurimento nervoso, affezione cardiocircolatorie, dell’apparato digerente, patologie del fegato (combatte il colesterolo), affezioni apparato respiratorio, stati influenzali, malattie reumatiche, artritiche, problemi della pelle etc..

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