Possiamo definirla arte terapia, rappresenta il controllo sul male, sulla paura, un modo per tollerare la condizione attuale che crea disagio. Le funzioni terapeutiche svolte dalle attività artistiche sono 3:
1 – fornire uno strumento per esprimere i propri stati d’animo in modo diretto o metaforico, ognuno con la propria consapevolezza.
2 – provare soddisfazione e benessere nel rappresentare i propri stati d animo, sogni, speranze e dare loro una forma visibile e concreta esistente.
3 – trasportare la mente altrove, consentendole di entrare in un’altra dimensione, liberare la mente e dirigere il pensiero.
Quando si sperimenta un parentesi di vita nella quale ci si sente negativi, la liberazione artistica consente di riacquistare il controllo. Come quando un bimbo gioca nel ruolo del dottore con un suo pupazzo prima di dover andare lui stesso a farsi visitare dal suo medico, il gioco sta nell’invertire i ruoli, il bimbo diventa medico, è lui che decide come curare, lui ha il controllo. Si tratta sì di una costruzione mentale, ma i sentimenti e le emozioni provate sono reali, e queste hanno effetto benefico e calmante sia sul bambino che gioca così come nell’adulto che si diletta nella rappresentazione artistica.
E’ nell’intelligenza umana il saper correre su due binari contemporaneamente, quello realistico e quello immaginario, paure e desideri così raccontati, spiegano a se stessi, aiutano a prendere le distanze dalla realtà e sono consolatori per l’anima di chi si esprime.
Nella foto un opera di una mia cliente.
Un approccio alla grafologia attraverso le immagini dell’arte
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