In questo mio post  troverete solo spunti rivolti all’ auto saluto genesi, e non perchè disdegno la medicina tradizionalmente conosciuta ai più, ma perchè potrei riportarvi solo testi enciclopedici che anche voi avrete già visitato, se l’argomento è di vostro interesse.

Ho un profondo rispetto per chi soffre di qualsiasi malessere, dal più leggero al più invalidante, e preciso che ciò di cui parlo qui, avviene a livello inconscio, in altre parole, sono certa che a livello conscio tutti vorremo vivere in buona salute e gioia.

Mi piace introdurre spiegando secondo la Psicoenergetica cosa rappresenta l’apparato riproduttivo per la donna; il

sistema riproduttivo è quello che consente all’essere umano di riprodursi (fin qui ci siamo…).

E’ composto dagli organi sessuali dalle ghiandole sessuali (ovaie) e dall’utero. E’ attraverso questo sistema che la discendenza umana si perpetua nell’incontro tra uomo di natura Yang penetrante  e donna di natura Yin ricettiva; la vita non fà altro che mostrarci che l’evoluzione è possibile solo attraverso l’incontro dei contrari.L’incontro dei contrari e quindi l’integrazione dell’altra parte di noi porta ad evolvere ogniuno di noi singolarmente, dovremo andare incontro alla’ltro lato di noi stesse, quello Yang,l’anima  maschile.

Si tratta del nostro lato dolce, tenero, passivo, artistico, estetico, accogliente, inconscio, profondo che incontra il nostro lato deciso, forte attivo, guerriero, difensivo, penetrante, cosciente, superficiale; allora  a questo punto raggiungeremo la pace dei contrari, che crea un altro noi, più evoluto. Questa nuova creazione ha tutta la possibilità di realizzarsi solo nel piacere e nella gioia, cosi come è previsto dalla vita. per estensione l’apparato riproduttivo rappresenta la  la nostra capacità generale di creare, di partorire idee, progetti ecc..nel mondo materiale. E’ il creare in godimento.

Le malattie del sistema riproduttivo ci parlano della nostra difficoltà a vivere o accettare questa pace dei contrari all’interno di noi. Possono manifestarsi in diversi modi ma indicano sempre una tensione rispetto alla figura maschile all’interno di noi o all’esterno ( compagno, figlio ecc). L’utero rappresenta la coppia, il focolare, il nido, quando soffre ciò è dovuto ad assenze, senso di frustrazione, conflitto ecc, o, è dovuto al ruolo occupato nella coppia del maschio e della femmina. Più semplicemente problemi all’utero esprimono la nostra paura, il nostro timore di partorire, si tratti di un parto reale o simbolico (progetti, idee ecc), per mancanza di fiducia,  per senso di colpa o angoscia.

Secondo la mia esperienza personale, trattando con la riflessologia donne che soffrono per questa patologia, ritrovo sempre la costante psico emotiva della necessità di riconoscere e quini di lavorare sulla propria limitata capacità di accogliere, di abbracciare, di avvolgere, di portare responsabilmente un dono, cioè ciò che proviene dall’esterno, abbandonando diffidenze e paure ma affidandosi all’istinto che tutto sà, non ha bisogno della nostra parte razionale per accogliere. E’ il ritrovarsi, il tornare in pace con la nostra femminilità;il riconoscerci in Donna che sa ricevere, accompagnare, proteggere, portare con sè, mettendo in secondo piano se stessa per privilegiare il dono prezioso che gli è stato donato.

Attraverso infiammazioni e dolori come si manifesta  ad esempio l’endometriosi, non è possibile avere una vita sessuale serena ed appagante; ed è infatti con la sessualità non vissuta che esprimiamo la nostra difficoltà a vivere i piaceri della vita, dall’attività professionale a quella sociale, familiare ed affettiva. Non ci permettiamo di provare piacere, appagamento o godimento nell’esercizio del nostro potere personale sulle cose o sugli altri; tutto ciò ci appare serio o meglio colpevole e non sappiamo più, come il bambino, provare la semplice gioia di aver fatto qualcosa che và e di cui possiamo andare fieri. Crediamo che questo potere sia vergognoso o negativo, quando invece può essere creativo e fecondo, poichè ciò che gli conferisce un aspetto positivo o negativo è l’utilizzo che ne facciamo e le intenzioni che gli attribuiamo, proprio come il potere conferito all’amore a alla sessualità può creare o distruggere, liberare o vincolare, animare o spegnere, l’altro o se stessi.

L’endometriosi è una malattia caratterizzata dalla presenza in regioni anomale di tessuto tipico della mucosa uterina: il tessuto può trovarsi nello spessore dei fasci muscolari dell’utero oppure in altri organi pelvici, come le ovaie, le tube, la vescica, il sigma e i legamenti dell’utero. Il sintomo principale è il dolore pelvico durante le mestruazioni, possono associarsi a dolori genitali durante il coito, stipsi, dolori inguinali, disturbi vescicali e sterilità.

Come mai il corpo crea aree fuori dalla sua sede propria con lo stesso tipo di tessuto  e  poi si sfalda in contemporanea alle mestruazioni ed è come se “piangesse” al di fuori dell’utero?

Credo che la risposta a questa domanda possa aiutarci alla comprensione di questo strano disturbo (la stessa domanda che ci si pone per le malattie autoimmuni), in quanto siamo certi che il corpo segua sempre una sua logica e che tutto abbia sempre un significato, forse difficile da afferrare.

La terapia medica è solitamente farmacologica e chirurgica. Secondo validi e  vari Riflessologi,  la Riflessologia Plantare può essere di enorme sostegno e aiuto alla persona sofferente. Secondo G. Artioli <<l’attitudine del terapeuta Riflessologo, durante il trattamento, deve essere di grande fiducia e convinzione; esiste una soluzione per ogni problema, bisogna solo trovare la chiave di accesso>>.

Zone da trattare: è consigliabile trattare tutti i punti appartenenti alla loggia terra, insistendo su quelli di maggior dolore: Terminare il massaggio generale del piede con rilassamento, distensione e respirazione profonda. Cercare di fare entrare in contatto la paziente  con questa sua  parte che sembra a volte piangere.

In parte tratto dai testi di Gabriella Artioli.

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