Funzioni cerebrali dell’emisfero destro e sinistro.

I processi che avvengono nellʼemisfero destro permettono  di leggere i segnali sociali o emozionali non verbali, come per esempio le espressioni del viso di chi ci sta davanti.  Allʼemisfero cerebrale destro è delegata la funzione di cogliere le informazioni più primitive e legate alla sfera istintiva provenienti dallʼambiente e dagli altri; questa

 

 

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Matematico o poeta? Te lo rivela l’emisfero dominante 

Daniel Curry

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specializzazione se eccessivamente sviluppata, può portare più  attenzione e reattività in situazioni inconsuete, ma anche il rischio di una raffigurazione di sé in  inferiorità o nel dover continuamente affrontare problematiche, la quale porterebbe ad allontanamento dallʼambiente esterno,fino al ritiro e allʼintroversione  e eccessiva prudenza nel rapporto con gli altri .

Lʼemisfero destro elabora di preferenza processi rapidi, paralleli e simultanei, rivolti allʼinterno, preferendo il identificazione di percezioni, stati dʼanimo e piccole indicazioni, piuttosto che approfondire ed  elaborarle razionalmente.

Sono deputate a questo emisfero la capacità di generare e di provare emozioni più intense, esso gestisce le emozioni vitali, le più originarie e legate al appagamento degli istinti, primo tra tutti la sopravvivenza;  lavora con i sensi, le immagini e le percezioni, legge gli stati emozionali degli altri, è più attivo negli stati depressivi, perciò è  il principale responsabile della creatività artistica e intellettuale che spesso segue a tristezza, inquietudine e introversione.

Lʼemisfero destro è legato a capacità di orientarsi nello spazio, è più abile nel cogliere la sostanza e le circostanze nel significato globale degli eventi.

Secondo Goldberg  l’emisfero destro è più efficiente nellʼanalisi del presente, rappresentato mentalmente in modo circolare,periodico, ricorrente  ha una percezione del mondo “bottom up”, partendo cioè dalla classificazione degli impulsi in maniera rapida ma grossolana, poco elaborata  e più sensibile agli effetti prodotti da sensazioni, “sesto senso” ed impressioni.

Molti accertamenti scientifici proverebbero che all’emisfero destro è imputabile l’ origine della teoria della mente, e cioè della capacità di capire i pensieri e gli stati dʼanimo altrui, che sono fattori essenziali per sentire empatia.

Lʼemisfero cerebrale  sinistro è tendenzialmente razionale,

questa area del cervello è addetta alla costruzione di rappresentazioni nei dettagli specifici delle cose, e all’espressione delle  proprie capacità analitiche. Eʼ nellʼemisfero sinistro che si formano e sono sviluppate le emozioni che inducono comportamenti di ravvicinamento e di indagine, cioè le emozioni sociali; queste ultime si formano solo a seguito dellʼinfluenza reciproca, razionale e consapevole con lʼambiente esterno:

Lʼemisfero sinistro di conseguenza è la dimora dei processi più evoluti,  di tipo logico, linguistico, lineare, sequenziale, svolge una compito fondamentale, più riflessiva, equilibrata e analitica, là dove l’emisfero destro non può arrivare, essendo esso rivolto a gestire preferibilmente situazioni che richiedono risposte rapide e poco elaborate.

Pensare, esprimersi e conoscere il mondo attraverso lʼuso del linguaggio e di rappresentazioni simboliche e digitali, è una attività tipica dellʼemisfero sinistro, esso è più efficiente nel categorizzare le conoscenze sulla base di precedenti esperienze, cioè in base alla familiarità, guarda le cose dallʼalto “top down”, ha una visione delle informazioni, più profonda,analitica, dettagliata, particolareggiata e  non sintetica. Per lʼemisfero sinistro la storia è lineare, in divenire, rappresentabile sequenzialmente e logicamente e la vita va condotta attraverso lʼ analisi del passato per programmare e pianificare il futuro.

I processi che avvengono nellʼemisfero sinistro sono tendenzialmente lenti, attivi, tempo-dipendenti, rivolti verso lʼesterno, responsabili del pensiero sillogistico e della ricerca delle cause e interpretazioni degli eventi.

La ricerca neuroscientifica è d’accordo sul fatto che le donne sono superiori agli uomini nei processi mediati principalmente dallʼemisfero sinistro, e che le donne godano di una migliore integrazione tra le funzioni dei due emisferi, utile per la sopravvivenza, e facciano un migliore uso del linguaggio, capacità di socializzazione, espressione e comprensione di segnali non verbali, la quale deriva filogeneticamente dalla necessità di comunicare con i figli.

Nel campo della relazione e della comunicazione umana, queste osservazioni portano alla considerazione che si possa ipotizzare che ciascuno dei nostri emisferi percepisca l’informazione in uscita dellʼemisfero corrispondente della persona che si ha davanti. Quindi ad esempio chi  è tendenzialmente depresso e pessimista, attira a sé  quel tipo di persone, per effetto di una sintonia istintiva.

Il nostro sistema nervoso è nato sviluppando le funzioni svolte dallʼemisfero destro, preferendo la sicurezza della ciclicità rispetto alla paura delle novità, ma l’appagamento del piacere, legato alla somiglianza, analogia, familiarità, ripetibilità degli stimoli, rende l’uomo indifeso ad ogni sconvolgimento del suo incerto equilibrio, in quanto per suo principio si rifiuta di adattarsi a nuovi stimoli.

Lʼambiente nel quale viviamo è indifferente alle nostre necessità di sopravvivenza, siamo noi a dover correggere le nostre consolanti e comode abitudini, e dedicarci alla continua ricerca di equilibrio.

In parte tratto da esame personalmente sostenuto presso Uni.Psi.

Gaobi.


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