La ricerca della salute.

Essere in salute consapevolmente, significa percorrere un cammino  di continuo adattamento, questo processo necessita di flessibilità, propensione al cambiamento, e comprensione dell’importanza di responsabilizzarsi nella ricerca dell’armonia con se stessi. E’ questo un impegno continuativo, costante, che mette in gioco tutte le  potenzialità; il counseling in psicologia della salute, accompagna il cliente alla ricerca del suo personale

benessere, guidandolo alla scoperta di sé, delle sue risorse, mobilizzando l’energia vitale per affrontare ciò che lo circonda nel fluire della vita; egli  ha il compito di fare prendere coscienza il cliente riguardo il suo stato di salute. Questo compito è assai arduo nella nostra società, in cui, si è solito de-responsabilizzarsi e ricorrere perciò ad aiuti che provengono dall’esterno.

Nel processo di rieducazione che pone in atto  il counseling in psicologia della salute ciò che proviene dall’esterno significa avere sane, corrette e stimolanti relazioni umane , e il benessere altro non è che la ricerca del miglioramento della qualità della vita, vissuta in modo pieno, attivo e consapevole. Il processo di cambiamento, passa per l’analisi e lo smascherare di abitudini, paure, credenze che condizionano il  comportamento e  allontanano dall’arricchimento  e l’evoluzione personale, l’energia vitale che ne deriva dovrà essere riversata alla realizzazione di obiettivi sostenibili che portano soddisfazione personale e benessere. Diviene fondamentale prendere atto che in questo percorso non c’è un punto di arrivo, ma che si è in continuo movimento, cambiamento e ricerca della buona qualità della vita, vista negli aspetti: fisico, psiche e spirito. In termini di qualità della vita fisica, hanno rilevante importanza: l’alimentazione, la qualità del sonno e l’attività fisica e cura del corpo.

L’alimentazione dovrebbe avere come unico fine quello del sostentamento dell’organismo, in realtà la nostra società ha dato al mangiare un immensità di altri significati, quali il “piacere del gusto”, il “culto della buona tavola”, “la convivialità a tavola”, “la riunione familiare”. In verità  queste argomentazioni sono a favore di una pigrizia di fondo; il mangiare infatti dà un piacere immediato che non implica alcuno sforzo per
ottenerlo. Un eccessiva attenzione al mangiare, in termini di tempo e quantità non è un attività che eleva l’uomo, molte altre attività lo sono, ad esempio l’attività fisica, l’attività sessuale, in quanto implicano scambio, relazione umana, coinvolgimento, comunicazione ecc… è consigliabile di certo mangiare meglio, ma molto meno; infatti è stato provato che dimezzando le porzioni a tavola si prospetta una aspettativa di lunga vita e qualità della stessa molto migliore. Il sonno è una necessità fisiologica per rigenerarsi fisicamente e mentalmente che assicura benessere, salute e longevità, è interessante notare come per milioni di anni in cui l’uomo non aveva a disposizione la corrente elettrica, il tempo dedicato al sonno era determinato dalla mancanza di luce naturale. L’utilizzo della luce artificiale ha tendenzialmente diminuito le ore dedicate al sonno, molte sono tra l’altro le persone che lavorano durante le ore notturne con non tante possibilità di recuperare appieno durante il giorno. Si è visto che in mancanza di sonno aumentano gli incidenti stradali, lavorativi, depressione, obesità, problemi cardiaci, ecc….. L’Organizzaizone Mondiale della Sanità, denuncia come, il lavoro notturno possa essere causa, per alterazione dei ritmi circadiani di sviluppo tumorale. Importante dunque qualità e quantità del sonno, evitare quindi sostanze che lo possono ostacolare ( ad esempio la caffeina), preferire il buio o la penombra, ricordando che la luce ricevuta dall’occhio mette in azione anche l’attività dell’epifisi, preferire un pasto serale leggero, attuare tecniche di rilassamento, ridurre la temperatura della camera, addormentarsi e svegliarsi sempre negli stessi orari. Si è osservato inoltre che integratori per agevolare il sonno non sono risolutivi per la cura del sonno, al di là del loro effetto placebo. E’ consigliato dormire nelle venti quattro ore, tra le 6 e 9 ore, infatti si è osservato che dedicare meno ore o più, possono essere causa tra il 12 e il 30 % di premorienza. L’attività fisica, il movimento, sono l’attività principale e fondamentale dell’uomo, questo richiede forza di volontà, impegno, partecipazione consapevole; anche se l’uomo non ha più bisogno di rincorrere le
prede, scappare dai pericoli, ha comunque necessità di avere un corpo sano, robusto ed efficiente che ne determina la salute organica in particolare degli apparati muscolo-scheletrico, circolatorio e immunitario. La salute così intesa è il presupposto per lo sviluppo che ci contraddistingue dagli altri animali, quali la proprietà di linguaggio, l’auto coscienza, la capacità di immaginare e creare il futuro, la creatività artistica, la ricerca scientifica, filosofica ecc

Le attività fisiche consigliate sono: arti marziali, pilates, thai chi, che lavorano sia sul rinforzo che sul rilassamento, da prediligere le attività all’aria aperta, la camminata, la corsa, il ciclismo; utile anche il nuoto, anche se è a tenere in considerazione che durante l’attività è impedita la traspirazione e si è a contatto con sostanze chimiche, inoltre costringe la colonna vertebrale in iper lordosi, non giovando alle vertebre lombari.

Per la cura della mente e dello spirito, è fondamentale avere motivazione di vivere una vita soddisfacente, ciò implica avere degli interessi, una vita affettiva, lavorativa, relazioni umane e amicizie fondate su contenuti di crescita, ricercare il piacere di restare in silenzio, cercare il più possibile di stare all’aria aperta, riscoprire il delizioso contatto con la natura, prendersi cura dell’ambiente, ascoltare e interessarsi del benessere del prossimo, stimolare una sana attività intellettuale e spirituale, leggere, studiare, ideare, riflettere, liberare la fantasia e la creatività, usare il pensiero logico e
matematico, obiettività nel riconoscere ed evitare attività inutili e ripetitive, meravigliarsi, incuriosirsi. E’ importante cercare di tenere separati il piano razionale da quello emozionale e fare di tutto perché questo non prenda il sopravvento sull’altro.

Alla base del benessere c’è il cambiamento e più questo è profondo e più si impara durante il cammino; viene il tempo di fare scelte coraggiose, difficili, probabilmente non condivise, di abbandonare ciò che non ci convince, il distacco potrebbe essere doloroso, ma si è di certo guidati dall’entusiasmo anche quando ci si libera di false comodità, oggetti superflui, luoghi comuni, vecchie amicizie. La meditazione è una delle pratiche più in voga tra i seguaci dei vari “guru” del benessere, è stato scientificamente provato che  favorisce il recupero del sistema nervoso parasimpatico, ma come del resto ciò è possibile anche trascorrendo del tempo in buona compagnia e in attività piacevoli in genere; il rimanere immobili in meditazione in realtà mal si concilia con la natura umana, la quale predilige il movimento, l’attività, può essere altrettanto o addirittura più salutare godere pienamente e intensamente  di momenti di gioia, benessere, serenità e contemplazione. In psicobiologia, la salute, il benessere, la conoscenza è il punto di partenza verso la libertà di muoversi secondo i desideri e le circostanze senza limiti di spazio o lingua. Molto interessante l’importanza dell’aspetto umoristico, l’uomo è infatti l’unico animale che ha questa capacità, la risata è moto di gioia, sorpresa, che ci fa produrre endorfine e di conseguenza benessere. Chi possiede uno sviluppato senso del comico, è persona che ha fiducia nelle proprie capacità, sufficiente autostima, che non si preoccupa di cosa può suscitare negli altri la sua reazione ilare, è consigliabile distaccarsi dalle interpretazioni precostituite, dai condizionamenti ideologici, perché limitanti, per ridere dell’esistenza come sano scarico di tensione. La salute e il benessere, nascono nella nostra mente, ognuno cerca armonia e equilibrio tra sé e lʼambiente in cui vive, con padronanza di sé, con consapevolezza di sé,  prima di dare un apporto con qualsiasi  rimedio e aiuto esterno. Il counseling dovrebbe individuare, capire e stimolare il cliente alla riscoperta di sé e delle sue personali risorse positive, affinché  attraverso la cura di corpo, mente, spirito, secondo il suo piacere, e in egual misura, gli consente di migliorare la qualità di vita e di evolversi.

Gaobi.

Tratto da esame di naturopatia scientifica sostenuto presso UniPSI Torino

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