Il Sistema Nervoso Simpatico ha un ruolo ecittatorio, mentre il Parasimpatico quello inibitorio. Come si vede nella figura 2 illustrante il Simpatico, esiste una via direttissima che collega il simpatico alla midollare del surrene (zona dove viene prodotta l’Adrenalina e la Noradrenalina). Questa regione riceve solo l’innervazione
simpatica. Altra caratteristica di questa via è che, a differenza di quello che avviene nelle altre innervazioni del simpatico ai vari organi, non esiste il ganglio intermedio come illustrato
nella figura 1. Si tratta quindi di una via “direttissima” che
collega direttamente, attraverso il Simpatico, il cervello con il surrene.
Questa via direttissima viene attivata ogni volta che noi ci imbattiamo in un pericolo (vero o presunto); il risultato è che la midollare del surrene immette nel nostro sangue una miscela che contiene una quantità circa dieci volte maggiore del normale, composta da Adrenalina e Noradrenalina, ormoni eccitatori per eccellenza, che allertano il nostro corpo a reagire ad un pericolo. Se questa attivazione prosegue un poco più di qualche istante, se cioè il motivo di allarme (vero presunto) permane, l’adrenalina innesca una serie di processi fisiologici che hanno come obiettivo quello di far arrivare ai muscoli ed a tutti gli organi l’energia necessaria. Nell’emergenza, infatti, si attiva una particolare via di produzione del glucosio (il carburante di tutto l’organismo) detta GLUCONEOGENESI.
Attraverso questa via il glucosio viene prodotto a partire da substrati grassi presenti nel fegato. Nel mantenimento di un adeguato livello di glucosio nel sangue (la glicemia) vengono coinvolti anche altri ormoni come il glucagone (dal Pancreas), i glucocorticoidi, in particolare il cortisolo (dalla corticale del surrene) e l’ormone della crescita GH (dall’ Ipofisi). Il simpatico quindi è alla base del cosiddetto comportamento di LOTTA e/o FUGA.
In condizioni normali, momenti di relax e riposo si alternano ai momenti di eccitazione. Per fortuna non sempre c’è un pericolo da evitare o un nemico da combattere. Entra allora in funzione il Parasimpatico. Siamo qui in presenza del
cosiddetto comportamento di RIPOSO e ASSIMILAZIONE.
La pressione sanguigna si
abbassa, il respiro è più lento, i muscoli riducono il loro tono, mentre l’apparato digerente, sotto la guida anche del Sistema Nervoso Enterico (il terzo componente del SNA), può finalmente svolgere il suo lavoro ed assorbire i nutrienti. In termini fisiologici il parasimpatico sovrintende, quindi, al riposo ed all’ assorbimento di energia, ovvero corrisponde alla fase di recupero dallo stress. I corpi cellulari del parasimpatico sono collocati nel midollo spinale e nel bulbo o midollo allungato. In quest’ultimo, le fibre parasimpatiche pregangliari sono a carico dei nervi cranici III,(oculomotore) VII,(facciale) IX (glosso faringeo)e X(vago).
in parte tratto dai testi del prof. Gabriele Buracchi
Nutrizionista Psicologo.
Gaobi.