Questo è il testamento che ci ha lasciato Elipio Zamboni,da Lui tenuto in bella vista, 

inquadrettato ed esposto all’entrata del suo studio, che ci ricorda:
“Non dimenticare mai, questo è il tuo vangelo:
“Sedere ai piedi di un paziente è un atto di umiltà, di amore e di professionalità”.
Una frase che tutti conosciamo e di cui abbiamo anche abusato,
dandole significati pietistici e inutili. Ma cerchiamo ora
di comprenderla in profondità, facendone un esame esegetico parola per parola.
dandole significati pietistici e inutili. Ma cerchiamo ora
di comprenderla in profondità, facendone un esame esegetico parola per parola.
Non dimenticare mai
quindi un qualcosa di indispensabile, un atteggiamento che
deve penetrare sempre ognuno di noi quando pratica la
deve penetrare sempre ognuno di noi quando pratica la
Reflessologia.
questo non tante cose, non altre cose, ma l’unica realtà essenziale,
accanto magari ad altre (cultura,conoscenze scientifiche, ecc).
sufficiente anche da sola, perché unica indispensabile
sufficiente anche da sola, perché unica indispensabile
ed incondizionata, senza la quale tutto il resto non serve.
è affermazione assoluta. Non possibilistica: “potrebbe essere”,
nè moralistica “dovrebbe essere”, ma indiscutibile: è.
il tuo non una verità “per i reflessologi” in genere, né indeterminata come se avesse
detto “vostro”, ma rivolta in forma estremamente personale a ciascun operatore e studente
detto “vostro”, ma rivolta in forma estremamente personale a ciascun operatore e studente
di reflessologia: “tuo”.
vangelo la parola vangelo, in questo caso, non indica gli scritti biblici, ma
figurativamente la formulazione dei principi fondamentali di una dottrina, una realtà inconfutabile ed assoluta.
figurativamente la formulazione dei principi fondamentali di una dottrina, una realtà inconfutabile ed assoluta.
sedere ai piedi un atteggiamento caratteristico di chi pratica reflessologia, alla pari di altri
usi che si fanno del verbo “sedere” quali: “sedere in giudizio” identificante per un giudice, “sedere
usi che si fanno del verbo “sedere” quali: “sedere in giudizio” identificante per un giudice, “sedere
in cattedra” per un insegnante, “sedere in trono” per chi comanda
di un paziente una persona che mette con pazienza, tolleranza e fiducia i piedi nelle tue mani per chiederti aiuto
è un atto di umiltà virtù con la quale l’uomo riconosce i propri limiti, rifuggendo da sensazioni di orgoglio
e di sopraffazione
di amore dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva, nel rapporto fra persone
e di professionalità capacità di svolgere la propria attività con competenza ed efficienza.
di Raffaello Cuter
![]() |
Earthing – A Piedi Nudi
Curarsi con l’energia della terra Clinton Ober, Stephen T. Sinatra, Martin Zucker |
![]() |
Manuale di Riflessologia Plantare
Curare il corpo attraverso il piede Pierluigi Fantini |