La vittoria dell’amore.

Racconto tratto dai testi di Yogananda.

L’arcangelo Narada fu inviato da Dio sulla terra per trovare un suo vero devoto. Scese dal cielo in incognito, nelle vesti di un santo. Mentre attraversava una foresta vide un anziano anacoreta, che praticava diversi tipi di posizioni yoga e di austerità sotto le fronde di un enorme tamarindo. Incuriosito, Narada gli si avvicinò e gli chiese:” Buongiorno, chi sei? cosa stai facendo?” L’anacoreta rispose:” Venerabile signore, mi chiamo Bhadraka e sono un vecchio anacoreta che pratica da 80 anni una rigorosa disciplina fisica, ma che non sembra aver fatto alcun progresso”. Narada rispose:” vengo dal cielo per trovare un vero devoto di Dio”. L’anacoreta, sorridendo osservò: ” venerabile messaggero di Dio, i vostri occhi stanno contemplando il più grande devoto di Dio sulla terra! Con il bello o il cattivo tempo, tutti i giorni per 80 anni, mi sono sottoposto a ogni immaginabile tortura per disciplinare la mente e il corpo e conseguire la conoscenza”. Narada rispose:” Venerabile anacoreta, vengo dai lontani cieli e sono molto commosso della vostra devozione”. ” Se siete così vicino a Dio, la prossima volta che lo vedete chiedetegli perché si è tenuto a distanza da me così a lungo e non ha risposto alle mie penitenze”. Dopo aver acconsentito, Narada riprese il cammino alla ricerca dei migliori devoti di Dio. Lungo la via, si fermò ad osservare una scena molto divertente: davanti a lui un giovane completamente ubriaco cercava di infilare un palo di bambù in una buca per costruire uno steccato. Non riuscendovi, imprecava e gridava;” Dio pigro e cattivo se non verrai a infilare il mio palo nella buca, te lo conficcherò nel cuore!”. Nella sua ebrezza, il giovane si accorse di Narada, che lo osservava allibito, e urlò:”Hei tu, fannullone buono a nulla! Come osi fissarmi in quel modo?”. Colto alla sprovvista, Narada gli chiese: “Posso aiutarti a infilare il palo nella buca?” Ma il giovane immediatamente rispose: ” No Signore, accetterò solo l’aiuto di quel furbacchione di Dio che gioca a nascondino con me dietro le nubi per evitare di aiutarmi!”. Narada allora gli disse con sarcasmo: “sciocco ubriacone, non hai il timore di bestemmiare Dio?”. “Oh no! Lui mi capisce, a proposito tu chi sei?” Gli chiese il giovane. “Sono un angelo del cielo e sono venuto a trovare i veri devoti di Dio sulla terra”. “Allora ti prego, anche se talvolta sono stato un pò cattivo, metti una buona parola per me presso Dio e chiedigli perché continua a rinviare la sua visita e quando finalmente verrà a trovarmi”. Narada pensò che la persona davanti a sé non aveva molte possibilità di vedere Dio anche se acconsentì alla richiesta del giovane, poi indossò le sue ali e svanì nel cielo, rifugiandosi nel luogo dove sua Maestà regnava su un trono di atomi splendenti.

Il Re del Cielo gli chiese gentilmente:” Caro Narada raccontami tutto il tuo viaggio sulla terra”: “Mio Re, a volte penso che siate troppo difficile da accontentare e persino crudele. Avete presente quell’anziano anacoreta Bhadraka, sotto l’albero di tamarindo? Dio si grattò la testa e rispose: “No, non me lo ricordo”. Signore, come è possibile? Quell’uomo pratica ogni sorta di penitenza da 80 anni per compiacervi”, esclamò Narada. Dio tuttavia insistette:” Qualunque cosa abbia  fatto, non ha toccato il mio cuore, e poi?” ” Ho incontrato….” Ma prima che finisse la frase, Dio disse :” hai incontrato un giovane ubriaco!”. ” Celeste maestà mi sorprende che vi ricordiate di quest’uomo, forse perché vi ha trafitto con dei pali di bambù? Dio, rise di gusto e disse amorevolmente:” mio Narada, non arrabbiarti con me e non diventare sarcastico, perché ti dimostrerò quale di quei due uomini è un vero devoto. Caro Narada, torna di nuovo sulla terra e và dapprima dall’anacoreta e digli: ” Ho riferito il tuo messaggio, ma è molto impegnato a fare passare milioni di elefanti attraverso la cruna di un ago. Quando avrà finito verrà a farti visita”.

Dopo avere visto la sua reazione, và a riferire la stessa cosa all’ubriacone e osserva come reagirà, allora capirai”. Quando Narada tornò sulla terra e riferì il messaggio di Dio all’anziano anacoreta, questi fu preso dalla collera e urlò:” Al diavolo, tu, il tuo Dio e tuti gli altri matti come voi! Chi ha mai sentito parlare di qualcuno che faccia passare degli elefanti attraverso la cruna di un ago? Questi 80 anni di penitenze sono stati soltanto una follia! Ne ho abbastanza di cerca di compiacere un Dio folle e inesistente. E’ arrivato il momento di rinsavire e di riprendere i miei doveri nel mondo, che ho abbandonato fin troppo a lungo”. Sorpreso da questa reazione, Narada se ne andò, a fare visita al giovane, il quale, ancora intento a cercare di costruire lo steccato, era più ubriaco che mai e imprecava ancora più forte del solito. Tuttavia, alla vista di Narada, la sua ubriachezza sembrò scomparire, lasciando il posto a un ebrezza di gioia. Il giovane gli andò incontro correndo ed esclamò:”  Venerabile Narada, che cosa ha risposto Dio al mio messaggio?”. nell’udire la risposta di Dio, il giovane cominciò a danzare tutt’intorno, esclamando: “colui che in un solo istante, se lo desidera, può fare passare interi mondi attraverso  la cruna di un ago, sicuramente ora avrà già finito il suo lavoro con gli elefanti! Potrebbe arrivare da un momento all’altro, e quando sarà qui con me, il mio amore per lui mi farà dimenticare la mia abitudine di bere e tutte le mie azioni malvagie!”. Mentre il giovane danzava nell’estasi divina, Narada si unì a lui,  e ben presto si accorsero che Dio stava danzando insieme a loro.

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