La ricerca conferma i benefici della riflessologia:alcuni studi hanno dimostrato che le tecniche riflessogene influenzano il corpo, ne migliorano le funzioni, alleviano il dolore e accellerano la guarigione. I ricercatori hanno individuato ragioni plausibili che spiegherebbero tali effetti. Indagini effettuate in tutto il mondo hanno provato che la riflessologia è in grado di migliorare la qualità della vita.
In Israele alcuni ricercatori hanno scoperto che la riflessologia consente di ottenere risultati terapeutici positivi nei pazienti affetti da sclerosi multipla, alleviandone i sintomi sensoriali,, urinari e quelli legati alla capacità motoria (2003). Ricercatori americano hanno inoltre definito la riflessologia come una “strategia efficace, flessibile, economica, a basso rischio e facilmente applicabile per gestire il dolore post operatorio (2005). Negli Stati Uniti uno studio condotto su pazienti ricoverate per cancro mammario ha indicato che la riflessologia è efficace per lenire il dolore, la nausea e l’ansia, osservando come questa disciplina rappresenti una “tecnica semplice di contatto umano, che può essere praticata ovunque, non richiede attrezzature particolari, non è invasiva e non interferisce con la privacy dei pazienti”.
La ricerca ha inoltre dimostrato come la riflessologia induca una risposta fisica specifica nell’organismo: in uno studio effettuato in Austria, si è dimostrato che la stimolazione della zona riflessa del rene influenza l’apporto ematico a tali organi, una seconda indagine ha rilevato un aumento del flusso sanguigno nell’intestino a seguito di una adeguata stimolazione della zona riflessa corrispondente; in India un ricercatore ha ipotizzato che il segnale pressorio è in grado di bloccare il dolore (2006). Si è visto che il trattamento dei calcoli renali è più rapide se associato a una terapia riflessogena. A Singapore un equipe di ricercatori ha monitorato la pratica della riflessologia mediante EEG, osservando che induce lo stesso modello di onde cerebrali rilevato nei soggetti che si trovano in uno stato di rilassamento profondo (2005), ulteriori studi hanno dimostrato che favorisce la normalizzazione delle funzioni degli organi e un miglioramento della funzione cardiaca.
Dato il numero crescente di studi che dimostrano i benefici derivanti dalla riflessologia in campo medico , e di conseguenza, l’aumento dei pazienti che la richiedono, le strutture sanitarie forniscono con sempre maggiore frequenza trattamenti riflessogeni ai pazienti.
L’uso della riflessologia in tali ambiti contribuisce a migliorare la qualità di vita del malato, rappresenta un modo pratico per affrontare una patologia potenzialmente letale, arreca conforto e aumenta il senso di benessere emozionale, fisico e spirituale sia del paziente sia di chi se ne prende cura. Un indagine condotta su tutte le strutture per malati terminali in Scozia, ha rilevato come metà di esse effettui trattamenti riflessogeni e come i pazienti abbiano riportato un miglioramento della qualità della vita sia fisicamente che psicologicamente; a Dublino si usa la riflessologia per alleviare i dolori della gravidanza e del parto, nonchè la depressione ad esso associata oltre ad altri problemi ginecologici, quali la sindrome premestruale e l’endometriosi. Negli Stati Uniti si sta inserendo tra le materie di studio di medicine e scienze infermiertistiche la riflessologia allo scopo di ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita soprattutto negli anziani, di alleviare i sintomi nei pazienti sottoposti a chemioterapia, come cura palliativa nei malati terminali e per migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da sclerosi multipla.
In parte tratto dai testi di Barbara e Kevin Kunz.
Gaobi