Gli oleoliti sono utilissimi e ricchi di proprietà, facili da preparare, anche in casa, in completa autonomia è facile creare ottimi prodotti per la cura della persona a basso costo.

Per preparare gli oleoliti fatti in casa con il metodo della macerazione, bisogna procurarsi dell’olio, meglio se biologico, le piante che ci interessano e barattoli o vasi di vetro scuro in modo che il contenuto sia protetto dalla luce, in alternativa si possono rivestire gli stessi per tutelarne la produzione. Nella preparazione degli oleoliti si utilizza una base di olio, nella quale vengono fatte macerare le foglie o i fiori scelti.

La macerazione segue processi più o meno lunghi a seconda del prodotto che si vuole ottenere, trascorso il tempo necessario si filtra l’oleolito per eliminare i residui solidi: si ottiene così un olio profumato e ricco di proprietà fruibile per impacchi, massaggi, per la cura del corpo o come base per la preparazione di creme.

Per la produzione degli oleoliti si può macerare sia il prodotto fresco che quello secco, entrambe le scelte sono valide. La pianta fresca produce un oleolito più efficace, ma richiede molta più attenzione durante la macerazione.

Utilizzare il prodotto è fresco implica la necessità di avere l’accortezza di lasciar evaporare l’acqua, naturalmente contenuta dalla pianta, per evitare che l’oleolito irrancidisca. Se si utilizzano le piante secche non si presenta questo pericolo.

La produzione di alcuni oleoliti – come quello di iperico o di calendula –  non ci lasciano possibilità di scelta, in quanto si possono ricavare soltanto dalla pianta fresca. 

La macerazione delle piante per la produzione di oleoliti  può essere di tre tipi: 

1. a freddo,
2. sfruttando il calore solare,
3. bagnomaria. Questa ultima è la più veloce ma anche la più aggressiva: se si scalda troppo l’olio, si rischia infatti di alterare le proprietà della pianta e rendere l’oleolito inutilizzabile. La macerazione tramite calore solare prevede che l’olio e le parti della pianta vengano messe in un contenitore scuro ed esposti al sole per 15/20 giorni, avendo cura di tenere il tappo aperto e favorire l’evaporazione dell’acqua almeno per i primi giorni. Il procedimento a freddo, invece, è più lungo: pianta e olio vengono riposti al buio per circa 30/40 giorni.

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