Il massaggio negli ultimi anni sta riguadagnando un posto centrale tra le tecniche di cura e prevenzione, trascurato per decenni, ora se ne riconoscono le proprietà, ricordando che nel lontano passato hanno occupato dignitosamente un posto d’eccellenza anche nel campo medico. Il massaggio è la più antica di tutte le pratiche per alleviare il dolore, per rigenerare i tessuti del corpo e per mantenere in equilibrio o agevolare il funzionamento degli organi interni. Trae la sua origine dall’istinto naturale degli animali e si è evoluto nella consapevolezza umana attraverso una antica saggezza. In molti approcci terapeutici esistono sequenze che solo il massaggio può attuare efficacemente.
Nessun trattamento che abbia un significato integrale, olistico, può trascurare il valore del massaggio. Il massaggio è un tramite per riconnetterci con il corpo, riprendere contatto con le sensazioni e con le emozioni, risanando l’equilibrio nel contatto con gli altri. Le mani hanno un loro particolare linguaggio, da cui traspare fiducia, amore, gioia, solidarietà; estensione del cuore, in cui dovremo riporre fiducia affidandoci al potere del calore umano. Uno dei danni più deplorevoli che l’uomo ha compiuto è quello di aver privato il proprio corpo della possibilità di ricevere calore, carezze, abbracci, e amore da parte di altri esseri umani. Il contatto fisico è per l’uomo una questione di sopravvivenza e di vitale importanza per il proprio equilibrio psicofisico. Il tatto è il primo dei nostri sensi che viene attivato. Il massaggio è una delle più efficaci arti curative che oltre a modificare la struttura fisica, fisiologica e posturale dell’individuo lo apre alla meditazione e alla conoscenza di sé. Il massaggio rilassante, in particolare, si basa sul principio della comunicazione e dello scambio tra massaggiato e massaggiatore e ha come scopo la ricerca dell’equilibrio di entrambi.
Il presupposto per un trattamento ottimale è che chi esegue il trattamento riesca a trasmettere l’equilibrio e l’armonia che possiede e che sà continuamente ricreare. Il massaggiatore, attraverso l’ascolto simultaneo del suo corpo e di quello massaggiato deve saper mediare le esigenze di entrambi, sentire i bisogni, ascoltare i tempi, rispettare i limiti e scoprire le possibilità di entrambi.
Chi esegue il massaggio è in ogni istante rivolto all’ascolto di sé e del ricevente, egli comprende il grado di rilassamento di entrambi per poter agire con movimenti mirati, con prese sicure e armoniose. si avvia in entrambi una scarica di energie negative ( aria povera di ossigeno, accumulo di ansie, angosce, paure..) e l’acquisizione di energie positive ( aria ricca di ossigeno, tranquillità, gioia, benessere…). In una situazione di rilassamento, di calore, di conforto, la mente si placa, le onde cerebrali si modificano, aumenta la produzione di endorfine e di una lunga serie di ormoni che potenziano il sistema immunitario, stimolano stati d’animo positivi e la rigenerazione cellulare. I movimenti sono sciolti e armoniosi, il corpo partecipa attivamente al massaggio, i movimenti per essere efficaci devono essere rilassati, eseguiti con sensibilità e lentezza, senza sforzo e in abbandono. Il massaggio è un atto prodigioso che và ben oltre il contatto fisico permettendoci di smuovere anche sentimenti profondi ai quali il massaggiatore risponde con rispetto, empatia, affetto e massima comprensione. L’essere umano è unico nella sua capacità di sentire il campo energetico di un altro essere umano , da un punto di vista emozionale e psicologico, nessun macchinario o tecnologia per quanto all’avanguardia è in grado di sostituire l’uomo in questa sua prodigiosa capacità.
Chi riceve il massaggio si sente totalmente accolto, sente di essere unico, prezioso, e di potersi affidare completamente; è qui che il suo essere invia segnali e ne recepisce al di là della sua razionale percezione e intento. Massaggiatore e ricevente sono entrambi consapevoli di essere nel qui e ora, entrambi hanno la percezione di essere uniti, tra di loro avviene una comunicazione profonda, entrambi hanno la volontà di unire le proprie risorse in vista dello stesso fine; il benessere del ricevente.
Gaobi.