Le 5 pratiche di purificazione
Panchakarma significa 5 pratiche di purificazione, consiste nel praticare i 5 clisteri terapeutici. E’ una pratica estrema se proposta da noi in occidente e sicuramente ne scrivo solo perché mi incuriosisce ma di certo non la consiglierei se non sotto supervisione medica. Consiste nel praticare Virechana (purga), Vamana (vomito), Nasya (applicazioni nasali), Rakta Moksha ( pulizia del sangue), il tutto per eliminare l’eccesso di dosha nel corpo. Prima di effetuare queste pratiche c’è una fase preparatoria a base di massaggi con olio e terapia del vapore per ammorbidire le tosine e portarle nel tratto digerente da cui vengono rimosse.
I purganti aumentano l’apana, cioè il movimento verso il basso, le sostanze che provocano il vomito stimolano l’udana, cioè il movimento verso l’alto. Il Nasya apre la testa e stimola la circolazione del prana. Il panchakarma rimuove le tossine in modo radicale dal corpo fisico e dal corpo sottile ha un potente effetto purificante e ringiovanente sulle ossa, muscoli, nervi , i sensi e la mente. Il panchakarma è una procedura utile per chiunque sia sul sentiero dello yoga, non solo per quanto riguarda la pratica delle asana ma anche per il pranayama e la meditazione. Il panchakarma può essere quindi una preparazione per un percorso di purificazione spirituale ma anche un trattamento da ripetere alcune volte l’anno per prevenire l’accumulo di tossine.
Gaobi
Ayurveda e Panchakarma Ringiovanimento e purificazione con le antiche tecniche indiane Sunil V. Joshi |